In Olanda nel 2014 sono morte a causa dell’eutanasia (attiva e passiva) 5.306 persone. È quanto riportato nel rapporto annuale della Commissione olandese di controllo dell’eutanasia. Rispetto al 2013, quando era stata verificata la morte di almeno 4.829 persone, c’è stato un aumento del 10 per cento; rispetto al 2002, anno di introduzione dell’eutanasia nel paese, del 182 per cento.
CANCRO, DEMENZA E VECCHIAIA. La maggior parte dei pazienti ha ricevuto l’iniezione letale in casa. In 3.888 casi su 5.306, l’eutanasia è stata richiesta da persone affette da cancro, in altri 247 casi il motivo è stato la presenza di una malattia cardiovascolare. Preoccupanti i casi di quanti hanno richiesto e ottenuto la “buona morte” nonostante non si trattasse di malati terminali: 41 persone avevano disturbi psichiatrici, 81 erano affette dai primi stadi della demenza, mentre ben 257 hanno chiesto di essere uccise per problemi legati alla vecchiaia.
NUMERI NON UFFICIALI. È improbabile che i numeri ufficiali siano anche quelli reali. La Commissione, infatti, specifica che i casi riportati sono solamente quelli denunciati dai medici. Secondo attivisti e studiosi della legge sull’eutanasia, però, il 20-23 per cento di tutti i casi non viene riportato per diversi motivi. Se così fosse, le vittime sarebbero circa 6.360.
14,5 MORTI AL GIORNO. Ad ogni modo, stando alle stime ufficiali, in Olanda muoiono 14,5 persone al giorno (domeniche e feste comprese) a causa dell’eutanasia. Una morte ogni 25 nel paese è dovuta all’iniezione letale. Non stupiscono perciò le parole di un portavoce della Commissione di controllo, riportate dai quotidiani olandesi, secondo cui «l’aumento dimostra che l’eutanasia è sempre più socialmente accettata. Anche l’esistenza delle cliniche di fine vita contribuisce alla crescita».
SCUOLA DI EUTANASIA. Per la prima volta quest’anno la Nvve, che ha aperto diverse cliniche dove è possibile ricevere l’iniezione letale e che dispone di squadre di medici che portano la “buona morte” comodamente a domicilio, ha anche creato un corso scolastico dal titolo “Eutanasia – morte normale” che viene portato in tutte le classi.
Il direttore di Nvve, Robert Schurink, ha esultato così alla notizia dell’aumento delle iniezioni letali: «Finalmente l’autodeterminazione prevale sul fato. I pazienti vogliono avere il controllo sulle proprie vite finché sono coscienti».
@LeoneGrotti