I paesi dove la fecondazione artificiale eterologa è praticata da anni, uno dopo l’altro, stanno via via eliminando il diritto all’anonimato dei venditori di gameti.
Ora è la volta della Germania.
La Corte Suprema tedesca ha depositato una sentenza in cui ha stabilito che i bambini di tutte le età possono chiedere l’identità del loro padre biologico. La richiesta può essere presentata dai genitori legali.
L’unica condizione è che questi (di solito la madre) siano in grado di dimostrare che è il bambino che vuole sapere l’identità del padre biologico.
In sostanza il diritto dei bambini di conoscere l’identità dei genitori normalmente supera diritto alla privacy dei venditori di gameti.
La decisione della Corte Suprema è giunta a seguito del caso di merito di due sorelle (12 e 17 anni) a cui era stato negato l’accesso all’identità del padre, venditore di sperma. I loro genitori legali avevano rinunciato a conoscere il venditore al momento del concepimento.
Dal 1970, si stima che almeno 100.000 bambini siano nati da fecondazione eterologa, a seguito di compravendita di sperma in Germania.
Fonte: Bio Edge
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