Intervista al genetista Domenico Coviello sulla scoperta pubblicata su Nature: «Chi dice che con questa scoperta creeremo organismi complessi come l’uomo vive nel regno della fantasia»
dnaÈ l’alba di un nuovo mondo? La vita artificiale è più vicina? L’uomo è a un passo dal creare nuovi esseri viventi? «No», risponde secco a tempi.it il genetista Domenico Coviello, copresidente di Scienza e vita, commentando una ricerca americana appena pubblicata su Nature e ampiamente ripresa dai media internazionali. Per la prima volta un gruppo di scienziati ha ottenuto un organismo vivente con Dna “potenziato”: oltre alle quattro tradizionali lettere (A, C, G, T) che compongono il Dna, i ricercatori ne hanno aggiunte altre due e l’organismo, un comune batterio Escherichia Coli, è sopravvissuto e si è replicato. Per il direttore del Laboratorio di genetica all’ospedale Galliera di Genova si tratta di «una rivoluzione, ma il taglio che ha dato la stampa alla notizia è pura fantascienza».
Il Tg1 ha detto che l’uomo ora sarà in grado di creare altri esseri viventi.
Purtroppo stampa e tv non riescono ad attenersi alle notizie puramente scientifiche ma danno sempre un taglio fantascientifico per fare audience.
Quindi è una bufala?
La supposta creazione di nuovi organismi ha poche basi scientifiche ed è futuristica. Questa ricerca però è un grande passo avanti, si può anche parlare di rivoluzione, per quanto riguarda la modifica del Dna. Per la prima volta si introducono infatti modifiche chimiche nuove ma non ci sono dati scientifici che confermino la creazione di nuovi organismi.
Neanche migliorando la tecnica?
La vicenda della pecora Dolly insegna: doveva essere chissà cosa e invece non ha avuto conseguenze pratiche perché la pecora moriva. Parliamo di organismi complessi così equilibrati che è difficile riprodurli quando si va a togliere l’equilibrio. Noi stiamo parlando di una grande rivoluzione, uno scalino nuovo, che potrà portare alla creazione di nuove proteine e batteri.
E cosa ce ne facciamo di nuove proteine o batteri?
Un gene produce una proteina e cambiando le basi si possono produrre nuove proteine: questo può avere utilissime applicazioni in agricoltura, ad esempio, per rendere un determinato prodotto agricolo più resistente agli agenti atmosferici. Allo stesso modo si possono creare nuovi farmaci. Ma c’è anche il rovescio della medaglia.
Cioè?
Si possono produrre anche nuovi veleni e armi chimiche da usare in guerra. Come in ogni scoperta scientifica, la cosa importante è che la società ne controlli l’utilizzo. È come l’energia nucleare: serve a produrre elettricità ma anche a fare la bomba atomica. I governi devono sorvegliare su queste scoperte perché vengano utilizzate in modo corretto.
I titoli dei giornali fantascientifici non fanno ben sperare da questo punto di vista.
Gonfiare le notizie non fa bene all’opinione pubblica, io però non sono pessimista. In Occidente siamo sempre più attenti all’ambiente, quindi penso che anche questa scoperta verrà utilizzata bene. Ma è fondamentale educare le persone.
Quali? Quelle che abbiamo conosciuto finora o quelle che verranno, come dicono i giornali?
Chi dice che con questa scoperta potremo creare organismi complessi come l’uomo vive nel regno della fantasia.
@LeoneGrotti
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