giovedì 19 gennaio 2012


Anche in Nuova Zelanda crescono i medici contrari all’aborto - Lo rivela l’annuale rapporto governativo. - http://www.uccronline.it/

Un numero crescente di medici neozelandesi si sta sempre più rifiutando di eseguire l’aborto, ottenendo applausi dal mondo pro-life. Negli USA gli obiettori sono oggi l’86% dei medici, mentre in Italia lo è l’80%.

Lo ha stabilito l’annuale rapporto governativo “The Abortion Supervisory Committee”. Su 11.000 medici registrati, quelli abortisti in Nuova Zelanda sono infatti calati a 196 nel 2009, e a 175 nel 2010, continuando a diminuire nel 2011. Si ritiene che un numero crescente di medici sta anche contestando l’idea che l’aborto sia una parte necessaria della sanità, ritenendolo separato da essa.

Anche se in Nuova Zelanda l’aborto è legale, ci sono rigorose norme che una donna incinta deve rispettare prima di optare per la soppressione chirurgica dell’essere umano. Un aborto, ad esempio, deve essere prima approvato da due medici, uno dei quali un ginecologo o un ostetrico.

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