giovedì 12 gennaio 2012


Cultura cattolica: i “Quaderni di San Raffaele”, 11 gennaio 2012, http://www.corrispondenzaromana.it/

(E.R) Al tema della morte è dedicato l’ultimo numero della rivista “Quaderni di San Raffaele”, organo dell’Associazione Cattolica Infermieri e Medici (Acim). Il volume è aperto da un editoriale del suo direttore, il cardiologo Roberto Galbiati, e seguito da un denso articolo del professor Matteo D’Amico su La morte nell’età della tecnica. La rimozione della morte, anche tramite l’ospedalizzazione della medesima, indurisce il cuore, come tutte le azioni tese a non vedere una realtà, al fine di non lasciarsi coinvolgere.

«È il destino di ogni epoca spiritualmente misera – scrive D’Amico – non poter più comprendere la morte, escluderla dal proprio orizzonte culturale, smarrire le parole, i concetti, i valori che soli la rendono intellegibile, che aprono alla possibilità di viverla da uomini, di pensarla insieme alla vita in tutta la sua profondità; nello stesso tempo, nulla più dell’oscuramento di una retta comprensione della morte, nulla più della sua banalizzazione – che non è altro che un diverso modo per dimenticarla – è in grado di avviare una civiltà verso la barbarie». Aver fatto della morte una parola impronunciabile ed un concetto inesprimibile, lungi dal diminuire il dolore del vivere lo accresce, rendendoci, anche per questa via più cattivi.

La rivista “Quaderni di San Raffaele”, organo dell’Associazione Cattolica Infermieri e Medici (Acim), ha come caratteristica di quella di inquadrare la problematica trattata sia da un punto di vista generale che con riferimento al modo di viverla oggi nella nostra società. I temi finora trattati hanno riguardato: L’eutanasia (n. 1); Le cellule staminali: speranze terapeutiche tra scienza ed etica (n. 2); La sofferenza e il soffrire (n. 3); RU 486 – Legge 194. Genocidio di Stato (nn. 4 e 5); Fecondazione extracorporea: la scienza al servizio della dissoluzione (n. 6); La morte ed il morire parte prima (n. 7).

Il campo è quello vasto, ma sempre più attuale, della bioetica. L’obiettivo della rivista è studiare i fatti e le problematiche più rilevanti riguardanti la vita, la morte, la medicina, la salute fisica e mentale, inquadrandoli da un punto di vista scientifico, filosofico, teologico, morale, alla luce del perenne Magistero della Chiesa. Sotto questo aspetto la rivista costituisce una novità nel panorama della cultura cattolica italiana.

Essa si avvale del contributo di valenti specialisti nel campo della medicina, della filosofia, del diritto e della teologia, alcuni dei quali ben noti al grande pubblico, come ad esempio il professor Mario Palmaro, filosofo del diritto, il professor Matteo D’Amico, filosofo e saggista, il professor Francesco Agnoli, storico e saggista, padre Giorgio Maria Carbone e tanti altri che ne costituiscono in parte il Comitato Scientifico.

L’Acim è un’associazione che si propone di diffondere i valori cattolici e, quindi, l’etica naturale su tutti i temi riguardanti la vita e la morte. Si batte per fermare il degrado della nostra società, partendo da una corretta informazione, perché solo dalla verità può conseguire la giustizia. A questo fine oltre a stampare e diffondere la rivista, organizza conferenze e dibattiti in tutta Italia.

I “Quaderni di San Raffaele” possono essere acquistati, in abbonamento da 4 numeri (€ 30,00) o in singole copie (€ 8,00), rivolgendosi all’Associazione Cattolica Infermieri e Medici (Acim) (info.acim@alice.it) o ai “Quaderni di San Raffaele” presso Lepanto Srl, Strada Valle Bergero 6 – 10090 Castiglione Torinese (TO).

Nessun commento:

Posta un commento