venerdì 20 gennaio 2012


"MIO FRATELLO, MIA SORELLA È MALATO O DISABILE: NON È COLPA MIA!" - Domenica 5 febbraio si celebra in Francia la XVII Giornata dedicata ai familiari degli handicappati
   
ZI12011907 - 19/01/2012
Permalink: http://www.zenit.org/article-29297?l=italian

ROMA, giovedì, 19 gennaio 2012 (ZENIT.org) – La XVII Giornata dedicata ai fratelli e alle sorelle (inclusi cognati e cognate) di una persona malata o con un handicap si svolgerà in Francia domenica 5 febbraio. Cécile Gandon, del servizio di comunicazione dell’Office chrétien des personnes handicapées (OCH), ha spiegato ai lettori di ZENIT il tema e il programma della giornata organizzata in varie città della Francia.
Quali sono il tema e l’obiettivo di questa giornata?
Gandon: Il tema di questa giornata del 5 febbraio, riservata a fratelli e sorelle, sarà: Mio fratello, mia sorella è malato o disabile: non è colpa mia! Si tratta di un’occasione unica per condividere con altri fratelli e sorelle e per ottenere informazioni da parte di testimoni e professionisti (avvocati, medici, psicologi). A Parigi, gruppi di lavoro specializzati (con psicoterapeuti) sono previsti per fratellini e sorelline dai 9 anni in poi.
Dove si tiene l’evento?
Gandon: La giornata si terrà a Parigi (IX circoscrizione), Bordeaux, Strasburgo e Tours, domenica 5 febbraio, dalle ore 9 alle ore 18. In mattinata interverranno diversi grandi testimoni, seguiti da gruppi di condivisione sotto la guida di professionisti. A Parigi accoglieremo la dottoressa Sylvie de Kermadec, ginecologo-ostetrica, che si è confrontata con l’handicap nella sua famiglia, ex direttrice dell’Institut Jérôme Lejeune, insieme a tanti fratelli e sorelle.
A Bordeaux interverrà Fra Samuel Rouvillois, che ha un fratello che soffre di una malattia psichica, ed è consulente presso dirigenti aziendali.
A Strasburgo parlerà la professoressa Marie-Odile Réthoré, membro dell’Accademia Nazionale di Medicina e direttore medico e scientifico dell’Istituto Jérôme Lejeune. A Tours, infine, il grande testimone sarà Jean-Marc Louis, giornalista, scrittore e conferenziere, che ha un fratello disabile.
Perché questa iniziativa? Come è nata?
Gandon: È nata durante una tavola rotonda organizzata dall’OCH, da tre fratelli e sorelle che hanno voluto approfondire la loro condivisione. E da 17 anni, continua!
Quali sono i frutti?
Gandon: Vi cito alcune brevi testimonianze. “Ho trovato dei professionisti molto disponibili all’ascolto” (Marie, 35 anni). “Fa esprimere a parole ciò che si sente e condividerlo con gli altri. Non sono sola a vivere questa situazione” (Caroline, 24 anni). Pierre, 45 anni, ha trovato ciò di cui aveva bisogno: “Come passare dall’odio alla pace nel rapporto con mio fratello? Questa era la mia domanda. Grazie a questa giornata ha iniziato un cammino...”.
Come partecipare?
Gandon: Iscrivendosi via telefono (00 33 (0) 1 53 69 44 30) o via email (fratrie@och.asso.fr). E per maggiori informazioni, c’è il sito online dell’Office chrétien des personnes handicapées: www.och.fr.

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