Il digiuno aiuta la chemioterapia: ferma la riproduzione delle cellule,
16 febbraio 2012, http://www.blitzquotidiano.it/
ROMA – Il digiuno rende la
chemioterapia più efficace. Uno studio del ricercatore Valter Longo
dell’università della Southern California, Usc, rivela che topi e lieviti
tenuti senza cibo traggono maggiori benefici dalla chemioterapia nella lotta ai
tumori . Lo studio conferma i risultati già ottenuti nel 2008 dalla biologa
Lizzia Raffaghello, collega di Longo alla Usc.
La spiegazione sarebbe nel fatto
che le cellule sane durante il digiuno fermano la riproduzione a favore della
conservazione. Il blocco della riproduzione costituisce per le cellule tumorali
l’impossibilità di riprodursi, causando in questo modo la regressione ed il
rallentamento della malattia. Il digiuno
inoltre stimola la riparazione cellulare e se i risultati valessero anche per
l’uomo, le terapie contro il cancro diverrebbero più efficaci, riducendo così
anche gli effetti collaterali della chemioterapia.
Longo ha scoperto che nei topi
malati sottoposti a chemioterapia e digiuno hanno più probabilità di
sopravvivenza e tumori più piccoli, rispetto ai topi trattati solo con la
chemioterapia. I risultati sono validi per differenti tipologie tumorali ed in
alcuni casi la combinazione dei trattamenti ha permesso di debellare la
malattia, eliminando completamente le metastasi.
Una doppia vittoria per le
cellule sane, rappresenta dunque il digiuno: fermando la riproduzione arrestano
la proliferazione delle cellule tumorali ed allo stesso tempo si rigenerano più
velocemente, essendo “concentrate” sulla conservazione e riparazione dei danni
causati dalla chemioterapia. Topi e lievito però non sono l’uomo. Gli effetti
benefici del digiuno potrebbero non valere, ma se gli studi rivelassero un
analogo beneficio dall’astinenza dal cibo, si otterrebbe una potente arma
contro il cancro dagli effetti collaterali decisamente limitati. Una nuova arma
all’apparenza sicura ed economica per combattere diverse tipologie di cancro ,
che non affaticherebbe con ulteriori farmaci un fisico che già lotta contro una
debilitante patologia.
Nessun commento:
Posta un commento