giovedì 18 ottobre 2012


«La scelta delle ragazze poi si paga a caro prezzo» di Graziella Melina, Avvenire, 18 ottobre 2012  

Ansia, sensi di colpa, depressione. E in alcuni casi più gravi persino suicidio. Come reagiscono le donne dopo un aborto? Se ne parlerà a Roma sabato e domenica nel convegno nazionale del Movimento per la Vita. Le conseguenze psichiche dell’interruzione volontaria di gravidanza». Un tema spesso sottaciuto e poco monitorato, come spiega la psicologa e sessuologa Maria Pia Buracchini, soprattutto nel caso delle adolescenti, «spesso molto condizionate» nella scelta di interrompere la gravidanza.
Cosa intende dire?
Di fronte a questo evento, molti genitori, anche con appartenenza religiosa, entrano in grande crisi e fanno questa scelta. Ma nessuna delle ragazze che ho visitato decide di abortire da sola.
Cosa succede allora?
I genitori ci impediscono di chiarire i loro dubbi, a volte ci hanno fatto denunce, e poi portano le propria figlia ad abortire.  
Quali sono le conseguenze di una scelta così drammatica per le ragazze?
La dimensione affettiva e soprattutto sessuale, che ancora è in via di sviluppo in questa età, viene compromessa in maniera seria. L’adolescente mette in atto un certo meccanismo di difesa nei confronti di ogni gesto affettivo, e soprattutto sessuale, bloccando il processo di crescita e di conoscenza di sé. Poi viene sconvolto anche l’equilibrio psicologico, per il dolore e la paura che la ragazza ha provato, soprattutto se è stata condizionata e quindi portata all’evento traumatico dell’aborto "forzato". Si avranno disturbi del sonno, mal di testa, perdita di appetito, isolamento e a volte depressione, che in alcuni casi è sfociata nel suicidio. Dai 15 ai 18 anni c’è stata un’incidenza forte di depressione pari al 78%. Ma si tratta di dati che conosciamo soltanto da altri Paesi, perché in Italia non si fanno ricerche di questo tipo.
Ci sono anche ripercussioni nello sviluppo?
 Se non segue un percorso adatto con uno psicologo, crescendo la ragazza che ha abortito sarà ansiosa, insicura, piena di paure, e avrà soprattutto un rifiuto affettivo, che a volte mantiene anche nella maternità.
Con quali esiti?
Non riesce ad amare il suo bambino, e comunque si sente colpevole. La modalità affettiva infatti è quasi del tutto tolta.
 Cosa si può fare per prevenire queste situazioni?
Come Movimento per la Vita portiamo avanti percorsi per gli adolescenti di educazione all’affettività e all’amore. Gli adolescenti imparano la conoscenza di sé, i metodi naturali; le ragazze conoscono il proprio ciclo, capiscono il valore della fertilità e quindi il rispetto del proprio corpo. Spieghiamo anche gli effetti della contraccezione, della pillola del giorno, che per esempio a volte porta uno squilibrio ormonale notevole. Se questa educazione la apprendono da adolescenti, la considerano un valore come tutti gli altri, e diventa così un fondamento essenziale della personalità. 

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