Virginia: ecografia obbligatoria per abortire, “si” alla decisione
informata di Raffaele Marmo, 14
febbraio, 2012, http://www.uccronline.it
Ancora restrizioni sull’aborto
negli Stati Uniti: questa volta è il turno della Virginia, il cui Senato ha
approvato un disegno di legge che richiede alle donne di effettuare
un’ecografia prima di ogni aborto. Sebbene infatti i precedenti governi
avessero respinto una simile legislazione, in quanto ciò avrebbe scoraggiato le
donne ad abortire, oggi con un governo repubblicano aborto e altre disposizioni
in materia sociale sono finalmente tornati alla ribalta.
Più precisamente tale disegno di
legge esige che le donne si sottopongano all’ecografia affinché sia determinata
l’età di gestazione del feto e sia data la possibilità di visualizzare le
immagini del feto: la donna può rifiutarsi di guardare l’ecografia, ma per
farlo deve però firmare una dichiarazione in cui dice che le è stata data
questa opzione. Ad ogni modo è previsto l’obbligo da parte del medico di
inserire l’immagine ecografica all’interno della sua cartella clinica. Contro
questa legge si sono schierati i pro-choice, sostenendo che essa sottoporrebbe
le donne a test inutili che invadono la loro privacy. Ad essi ha risposto la
senatrice Jill Holtzman Vogel, una delle promotrici di questo disegno di legge,
ricordando che la misura «non viola la decisione della donna, né la sua
autonomia». Il governatore McDonnell ha dichiarato che tale disposizione
«fornisce alle donne che intendono abortire un aiuto per poter prendere una
decisione veramente informata».
Questo disegno di legge è solo il
primo di numerose misure che saranno varate nell’anno in corso per modificare
drasticamente la legge sull’aborto in Virginia: i prossimi provvedimenti
prevedono infatti il divieto di aborto dopo la ventesima settimana di
gravidanza e l’eliminazione dei sussidi statali per le donne che abortiscono a
causa di gravi malformazioni fetali congenite. Lentamente l’attenzione si sta
spostando finalmente sul diritto alla vita dell’essere umano, evidenziando che
la libertà della donna termina quando inizia quella del non-ancora-nato.
Nessun commento:
Posta un commento