Il Parlamento europeo in sessione plenaria ha respinto per la seconda volta e in via definitiva il rapporto Estrela su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”. La risoluzione che avrebbe sponsorizzato l’aborto come diritto umano, la fecondazione e la teoria del “gender” è stata respinta mentre è stato approvato il testo alternativo del Ppe per soli sette voti: 334 contro 327.
RAPPORTO ESTRELA. Il rapporto che osteggiava anche la campagna “Uno di noi” era già stato respinto lo scorso 22 ottobre. Tornato in commissione il 26 novembre scorso, era stato approvato di nuovo con modifiche insignificanti.Oggi è stato però respinto in via definitiva. Michael Cashman, europarlamentare e co-presidente dell’Intergruppo Lgbt ha commentato così la bocciatura: «Triste giorno al Parlamento Europeo. Il centro-destra ha respinto il rapporto progressista e approvato un’agenda conservatrice sui diritti delle donne».
AGENDA “GENDER”. Se il testo fosse stato approvato, gli Stati membri dell’Unione Europea sarebbero stati fortemente invitati a garantire a tutti, anche giovanissimi, aborto (senza consenso dei genitori), contraccezione, fecondazione assistita, rieducazione degli insegnanti, corsi obbligatori a scuola sull’identità di genere e contro la discriminazione delle persone LGBTI.
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