mercoledì 13 luglio 2011

"Sancita l'alleanza medico paziente", intervista a Eugenia Roccella, Da "LA STAMPA" di mercoledì 13 luglio 2011

«Sancita l`alleanza medico-paziente» a 13 Eugenia Roccella sottosegretario Sottosegretaria Eugenia Roccella, le leggo la dichiarazione di Rosy Bindi sull`articolo 3: «Con questo articolo vietate di fatto la dichiarazione anticipata di volontà. Prima non era regolata, oggi è impedita».
«Ma che dice? Questa legge ha tre punti centrali: il consenso informato, l`alleanza terapeutica tra paziente e medico, e la dichiarazione anticipata di trattamento (la cosiddetta Dat). Non è un testamento biologico. Questo no».
Come sarebbe non è un testamento biologico? «Un testamento fa riferimento alla morte e al destino del corpo. Noi vogliamo che un paziente, in vita e lucido, possa dare indicazioni su come vuole essere trattato quando si trovi in condizioni da non poter scegliere».
Però la volontà espressa dal paziente nella Dat non è vincolante per il medico.
E allora a che serve? «Guardi che se una persona è perfettamente lucida e informata e chiede determinati trattamenti al medico, questo non è tenuto a seguire pedissequamente queste indicazioni. Un medico agisce secondo scienza e coscienza e nessuno può im- porgli niente, né quando è lucido né quando è incosciente».
Altro rilievo: si rischia l`eccesso «giurisprudenziale», cioè dispute infinite, ricorsi, appelli.
«Se esiste una Dat e c`è una disputa, il fiduciario può decidere di cambiare medico.
Non mi pare una deriva di contenziosi infiniti».
L`opposizione di fondo è che sia dei tutto inutile dare indicazioni perché poi il parere dei medico conterà sempredi più.
«Non è così. Il parere del gaziente conta e conta tantissimo.
Sa qual è la verità? È che si vorrebbe il diritto a morire pagato dal Servizio sanitario nazionale».
Ignazio Marino ha già minacciato la raccolta di firme su questa legge. Cosa risponde? «Direi a Marino di non fidarsi troppo dei sondaggi, lo abbiamo visto con la legge sulla fecondazione assistita: sembrava che il Paese non potesse accettarla e invece il referendum l`ha promossa a maggioranza». [R.MAS.] [.]

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