mercoledì 30 novembre 2011


Studio canadese: rilevato comportamento volontario negli stati vegetativi, 29 novembre, 2011, http://www.uccronline.it

Uno studio canadese, svolto effettuando un normale elettroencefalogramma ad un gran numero di pazienti in coma cosiddetto vegetativo, ha rilevato che la gran parte di essi è molto più vigile e consapevole di quanto non si pensasse. La ricerca è stata pubblicata su The Lancet, una delle riviste mediche più prestigiose al mondo.

Questa ed altre simili ricerche rimettono in discussione presso la comunità scientifica internazionale il concetto stesso di stato vegetativo. Il New York Times ha riferito che, quando ricercatori hanno chiesto ai pazienti in “stato vegetativo” di immaginare di stringere la mano a pugno o muovere le dita dei piedi, hanno trovato che il 20% delle onde cerebrali di questi pazienti risponde esattamente nello stesso modo dei pazienti sani. Uno degli autori ha concluso che l’esperimento è «un segno forte della nostra incapacità di diagnosticare correttamente le persone in stato vegetativo».

Bobby Schindler, fratello di Terri Schiavo e fondatore di www.terrisfight.org ha commentato così la notizia: «Non solo la diagnosi di stato vegetativo è aleatoria, non scientifica e molto spesso errata, ma è anche disumanizzante essere etichettati come un vegetale. Ancora più importante e più inquietante però, è che tale diagnosi venga utilizzata come criterio per uccidere deliberatamente le persone con disabilità cognitive, come mia sorella». Terri Schiavo, in coma dal 1991, fu uccisa su richiesta del marito nel 2005, mediante cessazione dell’idratazione e dell’alimentazione, nonostante desse alcuni segnali di attività cerebrale. La notizia è stata ripresa anche in Italia da Il Sole 24 ore.

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