sabato 19 febbraio 2011

Sull’aborto Madrid «sfida» Zapatero - Spagna - Il Parlamento regionale creerà una rete per sostenere le donne incinte in difficoltà. Previsti aiuti economici e agevolazioni - DA MADRID MICHELA CORICELLI – 19 febbraio 2011

A ssegni sociali, centri di acco­glienza, facilitazioni per ottenere un posto di lavoro o un affitto a basso costo, appoggio psicologico, pan­nolini gratuiti e – soprattutto – informa­zioni reali (senza mezzi termini) sulla tra­gica scelta dell’aborto e sulla possibilità di portare avanti la gravidanza, senza sen­tirsi sole. Terribilmente sole. Il Parlamento regio­nale di Madrid ha approvato la discussio­ne di un’Iniziativa legislativa popolare (Ilp), con l’obiettivo di creare una «rete di sostegno solidale nei confronti delle don­ne incinta, affinché trovino alternative po­sitive di fronte al dramma dell’aborto». Nella Spagna del “diritto” all’interruzione di gravidanza – sancito fra mille polemi­che dall’ultima riforma del governo di Jo­sé Luis Rodriguez Zapatero – c’è ancora spazio per il “diritto” della donna «ad es­sere informata sulla maniera per supera­re qualsiasi tipo di conflitto che possa ge­nerare la gravidanza»: problemi econo­mici, familiari o sociali, soprattutto quan­do si tratta di minorenni. «In tutte le po­litiche assistenziali della comunità di Ma­drid – recita il testo varato dall’Assemblea regionale – si darà priorità alle donne in­cinte per l’accesso alle prestazioni o agli aiuti adeguati alla loro situazione». L’Ini­ziativa è stata approvata con i 61 sì del cen­trodestra madrileno, mentre socialisti e comunisti (45 voti) si sono opposti alla fu­tura legislazione anti-aborto.

Una ragnatela di protezione per mamme in difficoltà, in realtà, esiste già, ma è un progetto privato: quando passerà la nor­mativa, di fatto i centri di “Red Madre” (Rete Mamma) entreranno a far parte del­le strutture pubbliche regionali. La ragio­ne? In Spagna «il numero di morti causa­te dall’aborto cresce senza controllo»: nel­la sola regione di Madrid «ogni anno 16.228 donne sono state spinte ad abor­tire, perché la nostra società non è stata ca­pace di offrire loro alternative reali non traumatiche». Dal 1985 ad oggi, nel Pae­se iberico sono stati consumati oltre un milione di aborti.

L’Iniziativa popolare – presentata nel 2007 con oltre 76mila firme di sostegno – po­trebbe diventare legge prima delle elezio­ni regionali di maggio. Per Benigno Blan­co, presidente del Foro della Famiglia, le donne che vivono una gravidanza in una situazione spinosa sapranno «che posso­no contare sull’appoggio di migliaia di cit­tadini e avranno il diritto a ricevere gli aiu­ti previsti» dal testo. Oltre a Madrid, leggi ad hoc per aiutare le donne incinte sono già state approvate in Castiglia e Leon, Castiglia La Mancia, nella regione valencia­na, in Galizia, Murcia e alle Canarie. 

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