Tra Dolly e staminali in volume 15 anni di cronache bioetiche – recensione: Dalla cronaca alla filosofia: quando i quotidiani si interrogano sull’uomo (Edizioni Cantagalli, pag. 1006, 26 euro) – di Enrico Negrotti Avvenire, 14 maggio 2011
Dalle manipolazioni genetiche alla pecora Dolly; dall’aborto al caso Englaro; dalla procreazione assistita, alla ricerca sulle cellule staminali, passando per le proposte di legge sui matrimoni gay. Suscita interesse e ammirazione il ponderoso volume La bioetica in redazione. Dalla cronaca alla filosofia: quando i quotidiani si interrogano sull’uomo (Edizioni Cantagalli, pag. 1006, 26 euro) che raccoglie e analizza 15 anni – dal 1996 al 2010 – di articoli sui principali temi che hanno animato il dibattito bioetico. Il certosino lavoro di Giuliano De Marco (che viene presentato oggi al Salone del Libro di Torino) è un prezioso sussidio per tutti coloro – studenti in primis, ma anche giornalisti e semplici appassionati – che sono interessati a verificare, ricordare e mettere a confronto le tesi che sono state esplicitate sulla grande stampa quotidiana. «Il filo che collega i singoli articoli pubblicati sui vari giornali – scrive Carlo Casini nella prefazione – è infatti la questione antropologica che è, ultimamente, la questione del senso della vita umana e quindi, inevitabilmente, del significato della libertà, dell’uguaglianza, del diritto, della giustizia, della democrazia».
Il volume è diviso in tre parti: nella prima De Marco ricostruisce, con ampio ricorso alle citazioni puntuali, lo sviluppo degli eventi cronologicamente. Nella seconda parte, «ho approfondito – spiega – in chiave critica i problemi emersi, che si possono ricondurre a tre questioni: l’individuo, la persona, la libertà». Si tratta di un’analisi filosofica accurata e attenta che De Marco, giornalista con studi filosofici e biopolitici alle spalle (oltre a un dottorato in bioetica), svolge senza trascurare il confronto aperto tra le diverse posizioni culturali.
Infine, la terza parte è rappresentata da un amplissimo indice degli articoli comparsi su 15 quotidiani nazionali, in ordine cronologico ma divisi per argomento e per testata.
Questo libro – osserva Eugenia Roccella nella postfazione – ricostruisce con accuratezza l’ampio spettro di posizioni esistenti ed espresse sui singoli temi e fa notare quanto, nel nostro Paese, la discussione sia ancora pesantemente condizionata da pregiudizi e impregnata di ideologia». «Il lavoro è un tentativo di sistematizzazione – chiarisce De Marco – ma sarebbe interessante renderlo una sorta di osservatorio permanente, a disposizione di studenti e professionisti. L’obiettivo resta quello di presentare le diverse posizioni, senza urlare contro nessuno, ma senza esitazioni sulle domande di fondo. A partire dalla prima: si vuole il bene della persona, dall’inizio alla fine?»
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