venerdì 15 febbraio 2013


Adolescente texana denuncia i genitori: «Vogliono costringermi ad abortire» - febbraio 15, 2013 Benedetta Frigerio - http://www.tempi.it


Non è il primo caso in cui una figlia si ribella alla scelta dei genitori per andare contro quello che per gli adulti è diventato normale, ma che per i piccoli non lo è ancora. La vicenda riguarda una ragazzina texana di 16 anni, che ha trovato la forza per non cedere alle pressioni di quanti la circondavano e che hanno provato in tutti i modi a farla abortire.
LA STORIA. La ragazza, al secondo mese di gravidanza, non trovando altri appigli, si è rivolta al giudice per fermare i suo genitori che, con minacce sia fisiche sia verbali, avevano cercato in tutti i modi di portarla in una clinica abortiva. Non solo, si legge nella denuncia, «la madre ha invitato i nonni paterni per un’ulteriore discussione, in cui proponeva come soluzione di far ingerire alla ragazza una pillola abortiva con l’inganno». La minorenne ha raccontato che suo padre diceva che l’avrebbe «portata ad abortire e che la decisione era sua, fine della storia!». Per convincerla, sia la madre sia il padre, «le hanno anche sequestrato il cellulare e la macchina, costringendola a stare a casa da scuola».
L’avvocato Joel Androphy ha commentato il caso così: «Due genitori non possono forzare una minorenne ad abortire. Se lo fanno le responsabilità non sono solo civili, ma penali. Lo dice la legge sull’omicidio dei feti. Secondo la recente legge texana infatti non solo il minore, ma anche il feto, ha il diritto di essere protetto».

GLI ALTRI CASI. Ad intervenire sul caso è stato anche Mark Crutcher, leader di una fondazione che aiuta i centri di aiuto alla vita, spiegando che «questa modalità non è nuova. Esiste una casistica, contenuta nel rapporto “Under the radar violence in the conflict over abortion”. (Le violenze taciute nel conflitto sull’aborto), che parla anche di donne uccise per essersi rifiutate di abortire». C’è poi un altro fatto recente e molto simile. Nel 2012 una ragazza di 14 anni, sempre texana, aveva denunciato la sua famiglia per lo stesso motivo. I suoi genitori parlavano di instabilità mentale della minorenne. Ma il giudice ha voluto procedere garantendo alla ragazza almeno una difesa. L’avvocato ha provato le violenze fisiche da parte di alcuni familiari, seguite alla resistenza della ragazza che non voleva uccidere suo figlio. La Corte, in quel caso, aveva ordinato alla famiglia di fermarsi, mentre in quello recente non si è ancora espressa.

BOOM DI BABY MAMME. Aumentano i casi di gravidanze di ragazzine che non vogliono saperne di abortire. Uno degli ultimi rapporti di “Save the Children” sullo stato delle madri nel mondo parlava di un nuovo fenomeno diffuso: il 26 per cento delle madri hanno tra i 20 e i 24 anni d’età. E secondo il rapporto il fenomeno sarebbe anche italiano: nel 2011, solo Milano, sono state 94 le minorenni che hanno dato alla luce un bambino, in controtendenza con la generazione precedente.

@frigeriobenedet  

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