giovedì 9 dicembre 2010

Zangrillo, un mastino contro l'eutanasia di Giuliano Guzzo del 09/12/2010, in Eutanasia dal sito http://www.libertaepersona.org

A notte fonda, durante la trasmissione Matrix di ieri, è nata una stella pro-life: il dottor Alberto Zangrillo. Si sapeva già che il Direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano non fosse allineato col pensiero radicale, ma la sua performance di ieri notte – chi ha resistito davanti alla televisione fino oltre l’una sa di che parlo- è stata fantastica, perfetta, da applausi. Il tema della trasmissione era il cosiddetto “fine vita” e in studio, oltre al Nostro, c’erano la radicale Rita Bernardini, Paola Binetti, il cronista Pino Ciociola e il senatore Ignazio Marino. Manco a dirlo, quest’ultimo non ha perso occasione, con la sua solita arietta da saputello, per incensare il testamento biologico e per dire che – purtroppo, a detta sua – in Italia non si può sottrarre alimentazione e idratazione e nemmeno il respiratore ai pazienti che lo richiedono, pena l’avvio di azioni penali. Pronta la reazione di Zangrillo: in trent’anni di attività, ha replicato, non ho mai staccato una volta il respiratore ad un paziente, nemmeno in casi di malati terminali, per la semplice ragione che esistono altre modalità – per esempio la graduale sospensione della somministrazione di farmaci – per evitare ogni accanimento terapeutico ed accompagnare alla morte pazienti oramai prossimi al decesso.

Zangrillo 1, Marino 0. Ma è dopo una interruzione pubblicitaria, nella seconda parte di Matrix, che il dottore genevose ha sganciato le bombe più pesanti ricordando, senza troppi giri di parole ma con la precisione terminologica dello specialista, che “Eluana Englaro è stata uccisa”. Davanti a queste affermazioni, anche il conduttore, Alessio Vinci, è impallidito: ma è proprio sicuro, ha chiesto con aria stupita, di quello che sta dicendo? Implacabile la replica di Zangrillo, che non solo ha detto di esserne assolutamente certo, ma ha aggiunto che è tempo di smetterla coi giri di parole, perché sottrarre alimentazione e idratazione significa, di fatto, praticare l’eutanasia, uccidere. Inappuntabile. Persino Paola Binetti, davanti alle rasoiate di Zangrillo a Marino e Bernardini, è sembrata una timida dilettante. Non osiamo immaginare cosa sarebbe capitato a Fazio e Saviano se avessero invitato il Nostro a “Vieni via con me”. Probabilmente sarebbero stati costretti a rimangiarsi in diretta, a mo’ di alimentazione forzata, tutte le loro fesserie.

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