INTERVISTA A RICCARDO GATTI - "ESAGERARE CON LE PILLOLE È SEMPRE RISCHIOSO" di E. LIS. - Stampa di venerdì 13 maggio 2011
«Esagerare con le pillole è sempre rischioso» 4 domande a Riccardo Gatti psichiatra Riccardo Gatti, psichiatra e direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Milano, sulla sindrome da deficit di attenzione e iperattività, decide di muoversi con cautela, perché - dice - «sulla salute dei bambini non si scherza così come sulle terapie necessarie a guarirli».
Professore, che cos'è l'Adhd? «I manuali parlano di un disturbo del comportamento, di impulsività, iperattività motoria, difficoltà di apprendimento, di condotta. Una condizione che va ben oltre la consueta impulsività dei bambini».
Ma lei ritiene che la soluzione giusta, per bimbi di sette, otto anni, possano essere gli psicofarmaci? «E come si fa, a prescindere, a sostenere che non lo sia? E' complicato, dipende dalla situazione, dall'effettiva irrequietezza dei piccini, ma una cosa tengo a dirla».
Quale? «Siamo la società delle pastiglie. La vita oggi è una pausa tra una pillola e l'altra, tra uno sciroppo e un rinvigorente. Esiste una tendenza che spinge al consumo perché il consumo fa profitto: pillole per dimagrire, pillole per fare l'amore, pillole per un leggero mal di testa».
E pillole per i bambini irrefrenabili... «Penso che se servono medicine sia giusto somministrarle. Ma credo anche che la società debba interrogarsi. E' la prima a soffrire di schizofrenia: da un lato crea meccanismi che originano disturbi e dall'altro tenta di curarli».
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