martedì 22 ottobre 2013

PETIZIONE RIVOLTA A: JOSEPH DAUL, PRESIDENTE DEL PPE - Ferma le politiche abortiste del Parlamento Europeo - http://citizengo.org/it


By Matteo Cattaneo · Como, Italia · 15 oct 2013
Un progetto di risoluzione del Parlamento europeo promuove l'aborto e attacca l'obiezione di coscienza. Una risoluzione riguardante "Salute e diritti sessuali e riproduttivi" (“Sexual and Reproductive Health and Rights” abbreviato con SRHR) sarà discussa e messa ai voti il 22 ottobre al Parlamento europeo. Questa risoluzione, introdotta dalla deputata socialista portoghese Edite Estrela, è stata adottata dalla commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere il 18 settembre.

Il testo della risoluzione è di Vicky Claeys, presidente della sezione europea della International Planned Parenthood Federation (IPPF), che ha pubblicamente affermato di aver scritto il documento in occasione della presentazione dell'IPPF al Parlamento europeo in tema di accesso delle donne ai moderni metodi di contraccezione dello scorso 19 giugno. Questa risoluzione promuove l'aborto come un diritto fondamentale, attacca il diritto all'obiezione di coscienza e i diritti dei genitori e invita l' Unione europea a finanziare l'aborto nelle sue Politiche estere di di aiuto e sviluppo (Foreign and Development Aid Policy). Questo testo chiede più aborti e meno diritti per gli obiettori di coscienza e per i genitori, e inoltre non propone nulla in materia di prevenzione dell'aborto o di sostegno per le donne incinte. Questo progetto di risoluzione si oppone frontalmente all'iniziativa dei cittadini europei Uno di noi, che è stata sottoscritta da più di 1,2 milioni di persone in Europa con l'intento di chiedere esplicitamente all'Unione Europea di interrompere i finanziamenti all'aborto e alle attività scientifiche che comportano la distruzione di embrioni umani.

Questo progetto di risoluzione va oltre il potere e le competenze dell'Unione europea, che ha più volte riconosciuto che" considerando la dimensione etica, sociale e culturale del tema dell'aborto, spetta agli Stati membri sviluppare e attuare proprie le politiche e i propri dispositivi giuridici. La Commissione non ha intenzione di integrare le politiche sanitarie nazionali a questo riguardo." (risposta di John Dalli a nome della Commissione, 30 aprile 2012).

Il Partito Popolare Europeo (PPE), il maggior partito di centro-destra del parlamento Europeo, non si è ancora opposto con la fermezza necessaria a questo testo. Per questo scriviamo al suo presidente, il deputato francese Joseph Daul (membro dell'UMP), e gli chiediamo di votare contro questa risoluzione.

Per ulteriori informazioni

Il progetto di risoluzione nei dettagli:

- Condanna "l'abuso di obiezione di coscienza" (§ G) in relazione all'aborto e invita gli Stati membri a "regolare e monitorare l'esercizio dell'obiezione di coscienza" ( § 11). Secondo il rapporto esplicativo "Ci sono casi [di obiezione di coscienza] segnalati in Slovacchia, Ungheria, Romania, Polonia, Irlanda e Italia, dove quasi il 70% dei ginecologi e il 40% degli anestesisti obiettano rispetto alle pratiche abortive" ( P 12 & 13).

- Condanna l'esistenza di "periodi di attesa medicalmente necessari", vale a dire di un momento di riflessione tra la richiesta di un aborto e l'aborto stesso.

- Condanna le "interpretazioni eccessivamente restrittive dei limiti esistenti" per l'aborto in Irlanda, Malta e Polonia ( § G ).

- Sostiene che l'aborto è un diritto umano garantito dal diritto internazionale ( § 7 , 10).

- Sostiene che gli adolescenti hanno il "diritto alla riservatezza" per quanto riguarda la salute sessuale e riproduttiva: questo implica che i genitori sarebbero privati della loro potestà quando la loro figlia è incinta ( § 14).

- Invita gli Stati membri a garantire l'educazione sessuale obbligatoria per tutti i bambini, anche al di fuori della scuola ( § 15). L' educazione sessuale "deve includere la lotta contro gli stereotipi e i pregiudizi, far luce sul genere, sulle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sulle barriere strutturali che impediscono una sostanziale parità. " ( § 16).

- Chiede all'UE di finanziare l'aborto nelle nazioni più povere attraverso il Fondo europeo di sviluppo (European Development Fund) per il periodo 2014-2020 ( § 22) e invita l'UE a incorporare il SRHR, comprese le sue parti riguardanti l'aborto, nel quadro della Cooperazione allo sviluppo europeo (European Development Cooperation) ( § 23 ), in base al fatto che "gli investimenti in materia di salute riproduttiva e la pianificazione familiare" sarebbero "tra le modalità più convenienti, in termini di sviluppo, e più efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile di un Paese. " ( § 21).

Nessun commento:

Posta un commento