sabato 9 ottobre 2010

Procreazione: torna lo scontro sulla legge n. 40 - Tribunale di Firenze solleva dubbio di costituzionalità sulla fecondazione eterologa - 06 ottobre 2010 - Fonte:  http://www.ansa.it

ROMA - La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale (legge 40) con la quale si vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Lo hanno reso noto gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono i coniugi che hanno presentato la richiesta. L'uomo soffre di mancanza di spermatozoi causata da terapie fatte in adolescenza. Torna quindi alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita. E' il secondo rinvio alla Consulta sulla legge 40, sempre del Tribunale di Firenze, che già due anni fa si rivolse ai giudici costituzionali i quali accolsero il rilievo eliminando l'obbligo di produzione di soli tre embrioni in ogni ciclo di fecondazione, l'obbligo del loro contemporaneo impianto, e annullando anche il divieto di congelamento degli embrioni in sovrannumero. In questo caso invece, per la prima volta, un giudice ordinario ritiene quindi costituzionalmente illegittimo il divieto di procreazione assistita di tipo eterologo, sospende il processo, e rimette gli atti alla Corte. La coppia, dopo essere stata in cura in Svizzera e in altri centri stranieri, senza alcun risultato, si è rivolta all'Associazione Luca Coscioni. Il loro obiettivo è quello di poter effettuare le cure in Italia. ROCCELLA: SI VUOLE RITORNO A FAR WEST - "E' ormai evidente che nei confronti della legge 40 c'é un'attacco di alcuni tribunali. Non su punti marginali ma puntando alla struttura della legge per smontarla. Si dica che si vuole tornare al Far West": è il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ad affermarlo dopo avere appreso dell'ordinanza che porta la legge 40 sulla fecondazione assistista in Corte Costituzione nella parte che riguarda l'eterologa. "Si vuole così colpire la volontà popolare perché, tra l'altro, l'eterologa era uno dei punti sottoposti al voto referendario" ha detto Roccella. MARINO (PD) A ROCCELLA, IL FAR WEST C'E' GIA' - "Vorrei anche suggerire al sottosegretario Roccella, che teme il ritorno al Far West, che la confusione regna nei centri per la riproduzione assistita e tra le coppie, che infatti vanno all'estero per essere assistite. Se il sottosegretario Roccella fosse più lungimirante si renderebbe conto da sola dei danni che la legge ha causato e proverebbe a porvi qualche rimedio". E' quanto afferma Ignazio Marino, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale. "Che cosa si aspetta - continua - per riconoscere che l'impostazione generale della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita è sbagliata? La legge è stata approvata sei anni fa con motivazioni puramente ideologiche, senza tenere conto né delle esigenze delle coppie con problemi di infertilità, né della salute delle donne, ma soprattutto ignorando le possibilità che la scienza mette a disposizione della medicina. Esistono oggi opportunità che escludono i problemi etici, perché si continua invece a fare finta di nulla?". E conclude: "Se la politica è cieca e sorda, oppure in malafede va da sé che i cittadini si rivolgano ai tribunali e che si richieda anche il giudizio della Corte Costituzionale". SCIENZA E VITA,ANCORA TENTATIVI CONTRO LEGGE 40  - "Ennesimo tentativo di stravolgere e delegittimare la Legge 40". E' quanto dichiara l'Associazione Scienza e Vita intervenendo in merito al rinvio alla Consulta della Legge. "Il ricorso alla fecondazione artificiale eterologa - dichiara il copresidente Lucio Romano - significa la costituzione di una cooperativa genitoriale, con l'immediata separazione tra identità biologica, identità sociale e naturale di un figlio. Il divieto di ricorrere alla fecondazione artificiale eterologa risponde a questo elementare criterio di riferimento". "Era prevedibile - conclude Romano - che dopo l'assegnazione del premio Nobel lo si usasse come strumento mediatico per presentare istanze quali la fecondazione artificiale eterologa. Richieste ampiamente rifiutate anche dalla consultazione referendaria popolare. Il tentativo reiterato di tornare alla situazione antecedente alla Legge 40 è chiaro". SACCONI: NO A LOGICA SELEZIONE DELLA SPECIE - "L'ulteriore rinvio alla Corte costituzionale di un contenuto fondamentale della Legge 40 attinente la possibilità della fecondazione assistita con il patrimonio genetico di persone diverse dalla coppia induce a temere che alcuni settori ideologizzati della magistratura cerchino una sorta di rivalsa rispetto alla volontà parlamentare e popolare". Lo afferma in una nota il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. "La permanente attenzione a questi temi antropologici - dice Sacconi - non deve comunque sollecitare esasperate contrapposizioni di principio, ma una permanente riflessione sul rapporto tra la scienza, la tecnica e la difesa della dignità della persona. Credo vogliamo tutti aiutare le coppie non fertili, senza che ciò significhi entrare nella logica della selezione della specie. Il Governo - conclude il ministro - su questi temi ha una posizione espressa anche nella recente Agenda biopolitica cui ha fatto riferimento lo stesso Presidente del Consiglio". BOOM TURISMO PROVETTA IN UE, 30.000 COPPIE L'ANNO - Cresce sempre di più il numero delle coppie in Europa che viaggiano oltre confine per avere un figlio tramite procreazione medicalmente assistita. Secondo la Società europea di Riproduzione umana ed Embriologia, riunita per il Forum europeo sulla salute di Gastein, sono ben 30 mila le coppie coinvolte ogni anno in questo turismo della provetta, di cui il 32% è rappresentato da italiani. Secondo l'associazione a spingere le coppie a questa scelta di emigrazione sono da un lato le restrizioni di carattere legislativo, insieme alle politiche di rimborso dei trattamenti, molto restrittivi, e all'impossibilità di avere alcune cure in patria. Dai dati presentati emerge inoltre che in molti stati europei i bambini nati dalla provetta sono il 2-5%, mentre le coppie che si rivolgono a un medico per avere un aiuto sono uno su sei. "Stimiamo che siano 30 mila le coppie che si muovono ogni anno in Europa - spiega Luca Gianaroli, presidente della società - e abbiamo rilevato una crescita di questo fenomeno. Del resto sono anche aumentati i cicli di procreazione assistita fatti in Europa: nel 2006 sono stati 494 mila contro i 203 mila del 1996".

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