sabato 27 novembre 2010

«Etica e Medicina in dialogo sui valori» - Sgreccia: rimettere al centro i temi della vita - DA ROMA GIANNI SANTAMARIA – Avvenire, 27 novembre 2010

Prevenzione, educazione, assistenza ai malati, tutela della salute della donna e della vita nascente. Sono i cardini di un’alleanza possibile. Quella che Scienza & Vita, il sodalizio nato dal referendum sulla legge 40, propone alle società scientifiche e che è stata al centro ieri di una tavola rotonda dal titolo «Alleati per un’antropologia positiva», che ha caratterizzato la giornata d’apertura dell’VIII in contro nazionale che vede riunite a Roma le articolazioni locali dell’associazione. Ospite d’onore, a dare un quadro dell’attività pastorale della Chiesa nell’educare alla vita, il neo cardinale Elio Sgreccia, presidente e merito della Pontificia Accademia per la vita, al suo primo intervento pubblico dopo il Concistoro.

Ad alternarsi nella disamina delle possibili convergenze sono stati quattro autorevoli rappresentanti di società scientifiche: Liberato Berrino (Farmacologia), Aldo Isidori (che è stato negli anni Ottanta il primo presidente di quella per la Fisiopatologia della riproduzione), Paolo Marchetti (Oncologia medica), Nicola Natale (Federazione delle società medico-scientifiche italiane), Giorgio Vittori (presidente di Ginecologia e O stetricia). «La nostra mission è l’apertura al la ricerca e al confronto sui temi per i quali si registra una sintonia, ferma restando la nostra antropologia di riferimento», spiega in apertura il copresidente di Scienza & Vita Lucio Romano, che evoca l’immagine del 'cortile dei gentili' cara a Benedetto XVI. Gli ambiti della «sperimentazione dei farmaci, degli aspetti bioetici legati alle terapie cel­lulari e genetiche, della farmacologia di genere e e del dolore» sono quelli individuati da Berrino per un dialogo proficuo. Isidori ha chiesto di tenere in conto il Carneade del la medicina oggi, la sterilità maschile, di cui poco ci si occupa. Ma che interessa il 15% de gli uomini in età fertile (oltre due milioni di persone) e oltre il 50% della 80mila pro creazioni medicalmente assistite. Una pre venzione che va attuata nelle scuole con l’e ducazione a una sessualità matura e con la formazione dei medici sportivi, militari e dei consultori per diagnosi precoci. «A volte ho avuto dei pazienti che mi chiedevano di por re fine alla loro sofferenza infinita. Ma se questa non c’è, nessuno lo chiede. Ciò suc cede quando il malato è disperato, non si riescono a controllare i sintomi. Ma questi sono errori di chi li segue», ha detto Marchetti a partire dalla sua esperienza. Le ri chieste di eutanasia piuttosto vengono dai familiari, quando quella che si chiama 'fa mily fatigue' ha allentato e distrutto i vincoli di affetto e il malato è vissuto solo come un peso. La vera risposta è «una presa in carico totale del paziente», con il quale il medico si deve mettere in gioco in una relazione. An che le dichiarazioni anticipate per Marchetti rischiano di essere una «tentazione dei sa ni ». Vittori ha insistito sul «valore della salu te della donna e della riproduzione, oggi marginalizzato» e sul «tasso di fecondità co me un valore per il Paese». Insomma, ha in vitato a vedere la maternità come un «patri monio nazionale» per il quale non si può an dare al di sotto di certi standard. Il federali smo rischia, invece, di creare sistemi diver si. Natale, infine ha invitato a «collegare con prudenza ciò che appartiene alla Chiesa e ciò che appartiene al mondo».

Un crinale difficile su cui ha detto la sua il cardinale Sgreccia, che il 21 maggio 2011 ri ceverà il premio internazionale Scienza & Vita, alla sua prima edizione. Il neo porpo rato ha invitato ad andare oltre il ping-pong della polemiche contingenti, pur a volte giu stificate, per una prospettiva di ampio re spiro. La Chiesa oggi, in tempo di emergen za educativa, è chiamata a «rivedere dentro di sé le attività pastorali e a centrarle sulla vi ta umana» secondo le polarità di Cristo, del l’occasione salvifica (kairòs) e della prassi. E «se la pastorale funziona ne traggono gio vamento anche le attività politiche e cultu rali », ha concluso. Come quelle che portano avanti sul territorio le associazioni locali. Che in serata hanno fatto il punto con il coor dinatore Edoardo Patriarca. «Innanzitutto a partecipare non sono i 'soliti noti', chi non fa parte del nostro mondo, poi stiamo por tando avanti una bella esperienza educati va, che va nel senso delle recenti indicazio ni dei vescovi. Infine, cresce la consapevo­lezza che oggi la questione sociale è intrec ciata con i temi bioetici». Oggi i lavori proseguono con il convegno na zionale Dieci anni dopo il sequenziamento del genoma, che vedrà la lectio magistralis del genetista Bruno Dallapiccola, copresi dente di Scienza & Vita.

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