sabato 6 novembre 2010

Libri: Giorgia Brambilla, Il mito dell’uomo perfetto. Le origini culturali della mentalità eugenetica, Ed. If-press 2009, pp. 217, ISBN 978-88-95565-16-3 , Euro 10,80 – Indice e Introduzione

INDICE
Parte Prima. I volti storici dell’eugenetica: da Galton ai regimi
I. Alle origini dell’eugenetica
II. Uno sguardo all’eugenetica anglosassone
III. Dall’esaltazione delle teorie di Mendel alla legge sull’aborto del 1938.
IV. Il positivismo italiano e la sua utopia eugenetica
V. L’eugenetica dei regimi
Parte Seconda. Dopo la Seconda Guerra Mondiale: l’alba di una “nuova” eugenetica
I. La Genetica dopo la Seconda Guerra Mondiale
II. L’eugenetica liberale: a chi tocca oggi migliorare la vita?
III. Al cuore del problema teorico
Parte Terza. La questione antropologica ed etica
I. La “nipotina” dell’Illuminismo
II. La vera perfezione dell’essere umano
Conclusioni
Appendice I
Bioetica e ingegneria genetica
Bioetica e Diagnosi prenatale
Bioetica ed eutanasia neonatale
Appendice II
Discorso di Benedetto XVI ai partecipanti alla XV Assemblea Generale Ordinaria della Pontificia Accademia per la vita
Bibliografia


Di seguito proponiamo l'introduzione del volume:

Le pratiche eugenetiche furono messe in atto solo dagli scienziati di Hitler?
L’ottimismo positivista e le organizzazioni statuali liberal-democratiche dell’Ottocento furono davvero così immuni dal controllo eugenetico della popolazione? E oggi a chi tocca migliorare la vita?
Quel compito di ricercare l’uomo perfetto, che prima era toccato a politiche di Stato o alla mano di dittatori, ora chi lo svolge e perché?
L’“eliminazione dei difettosi”, che da Galton è passata a politiche di “igiene pubblica” e poi alla tragedia nazista, come e dove avviene oggi?
La risposta a tali domande è possibile se si considera l’eugenetica attraverso un approccio antropologico, ovvero analizzando nei vari ambiti storico-culturali quella visione riduttivista e biologista dell’essere umano che caratterizza l’eugenetica e che, come tale, non è necessariamente legata ad un unico periodo storico. Visione, profondamente svilente, che riduce l’essere umano al suo patrimonio genetico e che questa ricerca intende descrivere a partire dalle sue origini culturali, dimostrando, quindi, che l’eugenetica è presente anche nel mondo contemporaneo sottoforma di mentalità, per poi mostrarne le gravi conseguenze sull’individuo e sulla società, con particolare riferimento al mondo della Bioetica.



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