LA SALUTE GLOBALE CONVIENE A TUTTI di Vella Stefano, Corriere della Sera di domenica 3 luglio 2011
Sono almeno 20 milioni le persone che muoiono prematuramente nei Paesi in via di sviluppo per malattie che nei Paesi ricchi sono prevenibili o curabili. Tra queste, i io milioni di individui con infezione da Hiv che non possono accedere alle cure che hanno trasformato una malattia mortale in una patologia cronica. La Conferenza Aids dell'anno 2000, organizzata per la prima volta in Africa, ha fatto comprendere la dimensione catastrofica di questa epidemia nel Sud del Mondo e ha avviato la battaglia per l'accesso universale alle cure. Dieci anni fa, 198 Paesi hanno sottoscritto, in una sessione delle Nazioni Unite, il solenne impegno a raggiungere, entro il 2015, dieci «obiettivi del millennio». Molti riguardano la salute: abbattere la mortalità infantile, quella da parto e quella per Aids, Tbc e malaria. Ma, al ritmo attuale, ci vorranno più di 25o anni per raggiungere quei, seppur parziali, obiettivi, altro che 2015! Dal 17 luglio il nostro 99 Paese avrà l'onore di ospitare a Roma la Conferenza Mondiale Occuparsi delle sull'Aids. Ma l'Italia da tre malattie di chi è anni non onora le sue promesse nei confronti lontano previene del Fondo Globale, una quelle di chi delle istituzioni internazionali che sta ci sta accanto permettendo ai Paesi poveri di affrontare 1'Aids. Non è solo «beneficienza»: la terapia anti-Hiv permette di abbattere la trasmissione del virus e quindi, in prospettiva, forse, di spegnere l'epidemia. La crisi economica c'è, si fa sentire, le difficoltà ci sono, inutile fingere; però questo debito era stata contratto prima con la comunità internazionale. Il concetto di salute globale trascende le prospettive delle singole nazioni. Non solo perché i virus non hanno bisogno di passaporto. Ma perché in un mondo globale, interconnesso e sempre più «piccolo», occuparsi della salute anche di chi è più lontano significa curare e prevenire le malattie di chi ti sta accanto. Per l'oggi, ma soprattutto per le generazioni future. La salute non è solo un diritto di ogni uomo, ma riguarda lo sviluppo dei popoli e la pace. Non c'è sviluppo senza salute. E non c'è pace senza diritti: il diritto alla salute è tra quelli fondamentali.
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