Radio Vaticana, 10/11/2010 - Presentata una ricerca sulle staminali cerebrali. Il cardinale Bertone: la scienza al servizio della persona
Si è tenuta stamani a Roma presso la Sala San Pio X, una conferenza stampa promossa dalla Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza - Opera di San Pio da Pietrelcina” per lanciare un innovativo progetto di ricerca sulle staminali cerebrali. L’incontro, sul tema “Obiettivo: uomo”, è stato presieduto dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che nel suo intervento ha messo l’accento sulla visione integrale della persona, che sempre deve essere rispettata dalla ricerca scientifica e dalla medicina. Il servizio di Alessandro Gisotti:
La medicina non tralasci mai la “visione integrale della persona, nel rispetto della sua dignità e delle necessità assistenziali, spirituali e relazionali”: è quanto affermato dal cardinale Tarcisio Bertone che ha sottolineato la lungimiranza della “prospettiva strategica” indicata da Padre Pio nell’assistenza e nella cura del malato. Ha così elogiato l’impegno profuso in oltre 50 anni dalla Casa Sollievo della Sofferenza voluta da Padre Pio. Un ospedale, ha detto, non può solo pensare all’innovazione scientifica e tecnologica, ma “dev’essere alimentato dalla virtù della carità evangelica che il Santo si raccomandava di portare sempre al letto dell’ammalato”. Anche la Casa Sollievo della Sofferenza, ha aggiunto, è dunque “chiamata a connotare di significato etico ogni processo di sviluppo delle sue strutture e dei suoi programmi di ricerca”. Un’esigenza, ha detto il porporato che viene ribadita con forza da Benedetto XVI nell’Enciclica “Spe Salvi”:
“La scienza può contribuire molto all'umanizzazione del mondo e dell'umanità. Essa però può anche distruggere l'uomo e il mondo, se non viene orientata da forze che si trovano al di fuori di essa ... Non è la scienza che redime l'uomo. L'uomo viene redento mediante l'amore”.
Il cardinale Bertone non ha infine mancato di rivolgere un augurio all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, recentemente colpito da un grave incendio:
“Io vorrei mandare anche un saluto bene augurante all’Ospedale Bambino Gesù, anche dopo la vicenda che ha subito. Ma per la grazia di Dio e per la generosità, l’eroismo, di tutto il personale e dei medici, sono state salvate la vite di tutti i bambini. Speriamo possa continuare e riprendere anche rinnovando i reparti”.
Il ministro italiano della Salute, Ferrucio Fazio, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dagli istituti ospedalieri religiosi, mentre l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro, ha ripercorso il cammino straordinario dell’Ospedale voluto da San Pio da Pietrelcina. Nella conferenza, il genetista Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza, ha dunque rivelato i risultati ottenuti nella ricerca sulle cellule staminali cerebrali. Ecco un suo commento ai nostri microfoni:
"Noi oggi comunichiamo che - sulla base della certificazione rilasciata dall’AIFA - in Italia sono già in produzione delle cellule staminali cerebrali umane che hanno il certificato cosiddetto GMP, che vuol dire, banalmente, che sono cellule che possono già essere utilizzate nei trapianti nell’essere umano, hanno già l’autorizzazione. Vuol dire che per sviluppare terapie per le malattie neurologiche e provarle direttamente sui malati, non parliamo più di anni di ricerca ma parliamo di alcuni mesi e questo dipende dalle risorse a disposizione. Il giro di volta è stato che non siamo più in una fase di ricerca ma stiamo passando alle sperimentazioni. L’ingresso di San Giovanni Rotondo in questa iniziativa, essendo un grande ospedale, permette di capitalizzare sul lavoro fatto fino ad oggi e, quindi, di ampliare il numero delle sperimentazioni perché le staminali cerebrali, in linea di principio, sono utilizzabili praticamente su tutte le patologie neurologiche”.
Proprio questi risultati dimostrano che fede, scienza ed etica possono ed anzi devono andare d’accordo. A sottolinearlo, nel suo intervento, è stato il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Vincenzo Paglia, che presiede l’Associazione “Neurothon” per la ricerca sulle malattie neurodegenerative. Il presule ha raccontato un toccante incontro che sintetizza le speranze riposte in questa innovativa ricerca scientifica:
“Tre settimane fa mi trovavo a Terni davanti a un malato di SLA. Era immobile, muoveva e muove solo le pupille e mi parlava con due frasi, attraverso la scelta delle lettere con le pupille per formare la frase. Ha scritto: 'per me forse è tardi ma oggi sono contento per altri che forse potranno guarire'”.
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