giovedì 2 giugno 2011

L’incredibile gaffe scientifica del biologo ateo PZ Myers - 1 giugno, 2011, http://www.uccronline.it

La guerra tra creazionisti, fautori del Disegno Intelligente ed evoluzionisti radicali è vista con molto sospetto e distacco dalla maggioranza dei cattolici, che non approvano nessuna delle tre posizioni filosofiche. Tuttavia è divertente osservare come più l’ateismo estremista si affanna nel promuovere il dogma neo-darwinista e più aumentino i sostenitori di altrettanti ed opposti fondamentalismi. Sicuramente negli ultimi tempi il movimento dell’Intelligent Design , che riconosce l’evoluzione ma vede nella complessità del fenomeno l’intervento diretto di Dio, si è rafforzato grazie a preparati ed abili scienziati, sempre più scettici verso l’ormai superato insoddisfacente darwinismo estremista. Di conseguenza l’attenzione degli scienziati ateo-militanti si è particolarmente orientata verso di loro.

L’Algemeiner Journal ha infatti riportato un intervento del biologo PZ Myers (qui in foto vicino al suo maestro Richard Dawkins) durante un raduno dell’Atheist International Alliance, intenzionato a criticare l’argomento portante dell’Intelligent Design, cioè la complessità della cellula umana.

Lo scienziato ha però avanzato ragionamenti a dir poco imbarazzanti, come appunto si capisce dal titolo dell’articolo: “Seriamente, gli atei non sono imbarazzati di P.Z. Myers?“. Attraverso Power Point ha inizialmente sintetizzato la teoria del Disegno Intelligente: «Il nucleo del ragionamento è questo: (A) Complessità può essere creata solo da un Designer. (B) La biologia è veramente complessa. (C) La biologia è stato creata da un Designer». Per confutarla ha voluto sostenere che in realtà anche la casualità può far emergere la complessità: «ci sono un sacco di cose che sono molto complicate e non sono il risultato di un creatore intelligente. Vi faccio vedere un esempio qui». Ha quindi mostrato al pubblico una fotografia con un grande mucchio di tronchi d’albero, lungo una linea costiera della Rialto Beach (Washington). Ha poi commentato: «Questa è una cosa molto comune lungo le spiagge … legna! Potete trovare questi muri di legna anche voi, vere e proprie pareti, muri molto complicati. Essi sono stati costruiti, ma chi è stato? Sappiamo che la risposta è: i processi naturali! Non abbiamo bisogno di un designer per costruire questo tipo di muro. Eppure sono muri complessi, non è possibile negarlo. Se io spegnessi il proiettore sareste in grado di disegnarli? No».

Il livello dell’argomentazione di Myers è oggettivamente assurdo e ridicolo, indipendentemente della correttezza delle sue intenzioni. «Per essere onesto», commenta basito l’autore dell’articolo, «la prima volta ho pensato che Myers stesse scherzando. Un mucchio di legna usato come analogia alla “complessità” di una cellula vivente?! Myers sta sostenendo che un mucchio di legna creato in modo naturale e non guidato è “complesso” allora lo è anche la “complessità” di una cellula vivente». Questo biologo paragona quindi la “complessità” al “caos”, come può esserlo anche un mucchio di spazzatura. In realtà è ovvio che si debba parlare di “complessità funzionale“, cioè la capacità di raggiungere un (pre)determinato obiettivo, come appunto la cellula fa. Ma Myers, impazzito completamente, insiste e mostra una fotografia in cui appare un muro di mattoni sapientemente costruito in un giardino. E commenta: «Siamo abituati a vedere questo tipo di parete. Anche questo è un muro, è possiamo riconoscere che ha una finalità specifica , che è stato costruito da agenti umani. Ma è più semplice questo o quello costruito con muri di legna? Ovviamente quello costruito dall’uomo. Le cose naturali dunque sono costruite per caso e necessità e tendono ad essere complesse, al contrario di quelle artificiali». La logica di Myers è pari solo a quella di Odifreddi…sostanzialmente dice che la cellula umana è complessa, ma ciò che è costruito da una mente intelligente in realtà è una cosa semplice, come un muro di mattoni. Si conferma dunque la terribile ignoranza circa l’utilizzo del termine “complessità” usato in biologia. Ad esempio, il microbiologo Michael Denton dice della cellula: «è una vera e propria micro-fabbrica in miniatura, contenente migliaia di pezzi intricati con eleganza nel macchinario molecolare, composta da centomila milioni di atomi, molto più complicata di qualsiasi macchina costruita dall’uomo e senza parallelo nel mondo non-vivente». E parla solo di una cellula tra le oltre 100 mila miliardi presenti nell’essere umano, tutte con un funzionamento molto specifico, uno scopo, un obiettivo. Come si può paragonare questo tipo di complessità a quello di una catasta di legna?

Se questi sono gli argomenti che coloro che si fanno chiamare “razionalisti” utilizzano per criticare altrettanti discutibili ragionamenti, allora anche noi ci domandiamo: «Myers è pazzo? Quest’uomo ha completamente abbandonato qualsiasi parvenza di razionalità? Come è possibile che il suo pubblico continui a stare seduto davanti a tutte queste sciocchezze, muovendo la testa su e giù in segno di approvazione, come fa il cane giocattolo dal lunotto della macchina?». Non è un caso che a marzo di quest’anno il sito degli atei americani abbia proclamato il biologo ateo PZ Myers “l’idiota della settimana” (cfr. Ultimissima 15/3/11).

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