Due economisti che salvano vite di Riccardo Sorrentino - articolo16
ottobre 2012 - http://www.ilsole24ore.com
Quel giorno, per i chirurghi del
Johns Hopkins Hospital di Baltimora, fu davvero molto intenso. Furono
effettuate dodici operazioni coordinate, con il coinvolgimento di 100 persone,
psicologi compresi. Si trattava di sei delicati trapianti: sei persone avevano
bisogno di un nuovo rene, tutte avevano trovato un donatore, che era risultato
però incompatibile. Solo un complesso scambio, contemporaneo per aggirare i
divieti della legge americana, permise a ciascuno di avere una nuova chance di
vita. Era l'8 aprile 2008.
Non sono stati i medici, però, a
organizzare tutto questo. Ci ha pensato un economista, Alvin Roth, che ha
istituito con i colleghi Tayfun Sönmez e M. Utku Ünver, al Nepke, il New
England Program for Kidney Exchange, un sistema per scambiare i reni, in genere
tra due, spesso tre coppie - la situazione più efficiente - di
riceventi-donatori. È una specie di "mercato non monetario": nessuno
infatti immaginerebbe davvero di poter costruire un sistema in cui i reni siano
in vendita, o comunque in qualche modo "pagati" in denaro. La cosa
risulterebbe «ripugnante» per tutti ed è infatti moralmente e giuridicamente
vietata (nel mondo cristiano e/o illuminista, almeno: in Iran è parzialmente
ammessa una compensazione monetaria per le donazioni e alcuni rabbini pensano
che, forse, si potrebbe percorrere anche questa strada).
Il Nepke è una brillante
applicazione di teorie e ricerche empiriche in campo economico utili, in questo
caso, per evitare problemi etici. Per questi lavori Roth, dell'Università di
Harvard, ha ricevuto ieri il Premio Nobel per l'Economia insieme a Lloyd
Shapley, professor emeritus alla Ucla di Los Angeles, che ha fornito la prima
base teorica per quegli studi.
Tutto nasce infatti dalla pratica
per finire alla pratica - ma con l'aiuto della teoria migliore - in questo
Nobel 2012. Si comincia negli anni 50 quando gli ospedali americani (e
britannici) si rendono conto che il loro sistema di attirare studenti di
medicina per gli stage era diventato inefficace: la concorrenza, per esempio,
aveva spinto a scegliere i candidati molto tempo prima della laurea, con il
rischio di fare parecchi sbagli. Procedendo per prove ed errori, è stato allora
adottato un organismo centralizzato (tale da simulare però un mercato non
monetario simile a quello adottato per le donazioni di reni) per permettere un
miglior "accoppiamento" tra studenti, divisioni e ospedali.
È un sistema efficiente? Roth
trovò nell'84 la risposta: sì, il sistema è efficiente. Per dimostrarlo - e per
capire, in un secondo momento, perché in alcuni casi come nell'ambito della
gastroenterologia aveva invece fallito - utilizzò ricerche di teoria dei
giochi, apparentemente astratte, elaborate dal '62 in poi da David Gale, morto
nel 2008, e da Shapley. I due matematici ed economisti avevano studiato
teoricamente un sistema per consentire a uomini e donne che volevano sposarsi
di accoppiarsi e nel miglior modo possibile. Senza cioè che nessuno avesse
rimpianti, ossia fosse costretto dal meccanismo a rinunciare a una soluzione
giudicata migliore.
L'algoritmo è semplice; e può
essere agevolmente applicato, per capirne la rilevanza pratica, al caso degli
stage o dei posti di lavoro nel settore sanitario (ipotizzando per cominciare
salari non negoziabili). Primo passo: ciascun ospedale offre uno stage allo
studente ritenuto migliore. Secondo passo: ciascun studente rifiuta tutte le
offerte ricevute tranne quella che preferisce (che resta "in
attesa"). Terzo passo: ciascun ospedale che ha ricevuto un rifiuto fa una
proposta al suo "secondo della lista" (mai agli
"inaccettabili"). Si ritorna quindi al secondo passo: qualche
studente troverà la seconda proposta migliore di quella "in attesa",
che sarà rifiutata, altri invece escluderanno la nuova. Si continua fino a
quando tutte le coppie non siano formate.
Lo studio di Gale e Stapley
mostra che un risultato "stabile" esiste sempre e non è unico. A
ottenere i migliori risultati sono però coloro che hanno l'iniziativa e
lanciano le proposte per primi, in questo caso gli ospedali. La realtà può essere
diversa: per esempio nel sistema dell'istruzione superiore Usa, il meccanismo
oggi usato tende a privilegiare le preferenze degli studenti (le Università
esistono a loro vantaggio...).
Le cose si complicano un po'
aggiungendo salari negoziabili, come hanno tentato di fare sia Stapley sia Roth
sia altri studiosi. Anche in questo caso un risultato ottimale è raggiungibile,
ma anche in questo caso una delle due parti è avvantaggiata: gli stipendi sono
o i massimi o i minimi compatibili con il sistema.
In ogni caso, il meccanismo
sembra funzionare abbastanza bene come ha dimostrato Roth, lavorando spesso in
collaborazione con Atila Abdulkadiroglu, Parag Pathak, oltre che Sönmez e
Ünver. Dagli studi è emerso anche che in alcune situazioni una manipolazione
dei risultati è possibile (mentendo) ma che in pratica queste opportunità sono
piuttosto limitate (occorrerebbe conoscere le preferenze di tutti) soprattutto
se il numero degli agenti è molto alto.
La cosa più interessante è
comunque il fatto che questo modello sia stato inventato procedendo "per
prova ed errore" nel settore medico: nella pratica. Roth ne ha mostrato
poi teoricamente l'efficienza, riuscendo su queste basi teoriche a migliorare
il meccanismo per affrontare il problema di instabilità del sistema creato
dalle numerosissime coppie di medici (che chiedono posti in ospedali nella
stessa città). Il sistema è stato poi applicato, sempre con l'aiuto di Roth,
alle scuole pubbliche, per esempio a New York, Boston e Denver; e naturalmente
alle donazioni di reni.
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