lunedì 30 maggio 2011

Dal Parkinson a Ebola la carica dei super vaccini 'È la nuova frontiera' La Repubblica, 29 maggio 2011 — di Corrado Zunino

ROMA - I vaccini rappresentano la nuova frontiera della medicina di massa. Nella farmacologia contemporanea gli studi che si occupano della prevenzione hanno ormai superato - per il numero delle ricerche, per le risorse impiegate - i lavori sugli antibiotici e in generale sulla medicina tradizionale. Gli ultimi convegni pubblici e privati hanno messo in evidenza come oggi allo studio ci siano 144 vaccini, un impegno scientifico che somiglia a un boom. Si stanno mettendoa punto rimedi preventivi per pandemie come l' Aids, contagi mai sconfitti come la malaria, la Dengue, il virus Ebola. Si annunciano vaccini contro almeno quattro tipi di tumori e malattie degenerative come l' Alzheimer e il Parkinson. Si studia in laboratorio, per dire, una molecola contro lo streptococco aureo resistente alla meticillina (Mrsa), uno dei batteri più pericolosi per le infezioni ospedaliere. Ma con i vaccini del futuro prossimo si curerà l' obesità, si potrà smettere di fumare. Ecco, questa è la novità: non serviranno solo contro le malattie infettive, gli antidoti immunogeni saranno sempre più utilizzati contro patologie non legatea virus e batteri. In Gran Bretagna sono oltre mille i pazienti coinvolti nella fase 3 della sperimentazione del vaccino contro il tumore del pancreas. «Al contrario della ricerca sugli antibiotici, che langue in tutto il mondo, quella sui vaccini è in forte espansione e il settore si avvia a diventare il principale dell' industria medica», spiega Paolo Bonanni, docente di Igiene generale e applicata dell' Università degli studi di Firenze. Alla Tuft university school of medicine di Boston si sta mettendo a punto un inibitore preventivo in grado di bloccare lo sviluppo e la diffusione del papilloma virus umano (hpv), responsabile di una larga parte di tumori. Un rapporto del centro ricerche specializzato Kalorama international, che ha raccolto le sperimentazioni più promettenti fra le 144 in corso nel mondo, ha rivelato che oggi in fase 3 ci sono vaccini contro il virus dell' herpes, molecole che proteggono dal diabete di tipo 1, da alcune allergie e persino dalla dipendenza dal fumo. Se si estende la ricerca alla fase 2 il rapporto cita come promettenti gli studi sulla sclerosi multipla, le epatiti C ed E e l' ipertensione. Spiega il professor Bonanni: «Non tutti porterannoa risultati positivi, ma di sicuro tra qualche anno l' arsenale a disposizione contro le malattie sarà molto più nutrito. C' è da combattere, va detto, un atteggiamento negativo nei confronti dei vaccini dovuto alla disinformazione che corre su Internet e a un' attenzione parossistica da parte dei genitori a qualunque effetto collaterale: gli effetti sono infinitamente minori rispetto alle malattie che prevengono». Il 60% delle ricerche si sta realizzando in Europa e in Italia sono state sviluppate molecole per prevenire l' epatite C e due tipi di tumori (melanoma e linfoma di Hodgkin), oltreché il vaccino Tat contro l' Hiv realizzato dall' Istituto superiore di sanità, l' unico nel mondo ad aver iniziato la fase 2 della sperimentazione. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sostiene: «La strada da perseguire contro l' Aids è quella dei vaccini, consentono ai pazienti una qualità di vita positiva». Bill Gates, secondo finanziatore dell' Organizzazione mondiale della Sanità dopo gli Stati Uniti, a Ginevra ha detto, applaudito, che con i vaccini si potranno salvare fino a dieci milioni di vite umane da qui al 2020: «I governi devono accrescere i loro investimenti nei vaccini e le società farmaceutiche devono fornirli a prezzi accessibili per i paesi poveri: oggi si può porre fine alla poliomielite». Su scala italiana, Giovanni Mario Salvino Burtone, membro della XII Commissione Affari sociali della Camera, dice: «I vaccini contro la meningite devono essere gratuiti in tutto il paese». 

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