Ribadito il sostegno al progetto di legge che vieta fondi pubblici per l'aborto - Negli Stati Uniti i vescovi in difesa della vita (©L'Osservatore Romano - 14-15 febbraio 2011)
WASHINGTON, 14. La Conferenza episcopale degli Stati Uniti torna a ribadire il suo compiacimento e sostegno per le iniziative legislative a favore della vita. È stato nei giorni scorsi il direttore associato del Secretariat of Pro-Life Activities della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), Richard Doerflinger, nel corso di un'audizione presso il Subcommittee on the Constitution of the House Judiciary Commitee di Washington, ad auspiscare che venga introdotto un divieto permanente nella legislazione del Paese circa l'utilizzo dei fondi federali per finanziare gli aborti, sottolineando che è questa la ragione per la quale l'episcopato sostiene il progetto di legge "No Taxpayer Funding for Abortion Act H.R.3". Si tratta di un'iniziativa, sponsorizzata da 173 deputati repubblicani, che viene definita una priorità per il Congresso. "La legislazione per vietare in modo permanente il finanziamento degli aborti in tutti i programmi federali - ha spiegato lo speaker della Camera dei Rappresentanti, John Boehner - è una delle nostre più alte priorità legislative". In merito all'"H.R.3" il deputato ha puntualizzato che "il nuovo progetto di legge è stato ideato per porre fine definitivamente a qualsiasi sostegno finanziario del Governo verso l'aborto, sia che si tratti di finanziamento diretto, di crediti d'imposta o di qualsiasi altra sovvenzione".
Il rappresentante della Usccb, Doerflinger, ha osservato che l'introduzione dell'"H.R.3" nella legislazione federale consentirà "di trasformare in diritto permanente un principio - sul quale c'è una forte intesa popolare e a livello congressuale da oltre trentacinque anni - il quale stabilisce che il Governo non dovrebbe usare i soldi delle tasse per sostenere o promuovere la pratica degli aborti elettivi". Questo principio, ha ricordato, "è stato sancito fin dal 1976 con l'emendamento Hyde nel contesto dei finanziamenti messi a disposizione del Department of Health and Human Services e in numerose altre disposizioni che disciplinano una vasta gamma di programmi nazionali e internazionali e ha avuto sempre il consenso del popolo americano". Doerflinger ha concluso la sua audizione riaffermando anche la necessità di proteggere il diritto di coscienza degli operatori sanitari che non intendono praticare interventi abortivi, citando in particolare il contributo sostanziale che la rete degli ospedali e delle cliniche cattoliche fornisce al sistema sanitario nazionale. "Se il Congresso intende ampliare - ha rilevato il rappresentante della Usccb - piuttosto che eliminare, l'accesso alle cure salvavita, in particolare per i poveri e i più bisognosi, dovrebbe essere preoccupato per i tentativi di attaccare i diritti di coscienza degli operatori sanitari e di compromettere la loro capacità di continuare a servire il bene comune".
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