lunedì 2 maggio 2011

COMA, STATO VEGETATIVO E MINIMA COSCIENZA: DISTINZIONI IMPORTANTI - Pubblicato il 28 aprile 2011 da http://www.blogscienzaevita.org/

Il coma è caratterizzato dalla mancanza di vigilanza e consapevolezza, mentre lo stato vegetativo è connotato dalla conservazione della vigilanza (il paziente ha gli occhi aperti e presenta una certa conservazione del ritmo sonno-veglia) e dalla “non evidenza” della consapevolezza di sé e dell’ambiente (non essendo in grado di comunicare con l’esterno).

Esiste, poi, un quadro clinico intermedio fra il coma e lo SV sopra descritto (che oggi definiamo “persistente”), in cui il paziente è in grado di esprimere una qualche limitata consapevolezza di sé e dell’ambiente, presenta una certa verbalizzazione (con risposte verbali o posturali, tipo si/no) a stimoli esterni. Abbiamo definito questo quadro clinico “Stato di Minima Coscienza” (SMC), che può anche rappresentare uno stato temporaneo di evoluzione positiva dallo SV alla restituito ad integrum, più o meno completa.

Non è vero che lo SV è caratterizzato dalla “morte corticale” o – peggio – dalla “morte cerebrale”, come qualcuno si è ostinato a dichiarare, con un’evidente superficialità anti-scientifica.

Sottoponendo persone in SV a protocolli di stimolazione passiva (acustica, visiva e dolorifica) abbiamo documentato che le cosiddette “aree cerebrali primarie” sensoriali (corticali e sottocorticali), bersaglio degli stimoli, sono attive ed attivate.

Per contro, le “aree secondarie” e le “aree associative” appaiono “spente”, cioè non attivate.

La ricerca scientifica ed il progresso tecnologico ci consentono, oggi, di attestare che sono numerosi i casi documentati di “uscita” dallo SV verso uno stato di minima coscienza, così come molto numerosi sono i casi di errore di diagnosi fra SV e SMN. I protocolli di “multimodal brain imaging” ci hanno svelato che il margine d’errore di diagnosi differenziale fra SVP e SMC è variabile fra il 18% ed il 43%, anche presso centri specializzati”.

Massimo Gandolfini, Direttore Dipartimento Neuroscienze e Primario Neurochirurgo – Fondazione Poliambulanza di Brescia

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