Quando i desideri si trasformano in “diritti” - 18/11/2012, http://www.avvenire.it/
Ormai quella dei «diritti» è
diventata una saga che si celebra quotidianamente sulla stampa laicista. A
questa non importa che le recenti sentenze creative di alcuni tribunali e la
decisione di una Commissione della Camera (poi annullata dall'omologa
Commissione del Senato) abbiano elevato a «diritti» alcuni semplici desideri
con la conseguenza che l'oggetto del nuovo «diritto» viene ucciso (e a parte il
fatto che un essere umano non è mai un oggetto). L'elenco dei nuovi pseudo
diritti, ben coltivato dall'Associazione Certi Diritti, si allunga: aborto,
contraccezione cosiddetta d'emergenza, matrimonio omosessuale (preteso come
«diritto alla vita familiare»), procreazione artificiale, diagnosi preimpianto,
test prenatale, fino agli assurdi «diritti di morire» e «di non nascere» e, per
completezza, quelli degli animali. Se non fossero tragici, i due penultimi
sarebbero ridicoli: riconoscono un diritto a colui cui negano il nome di uomo.
Affermano il «diritto» di non nascere, ma non quello alla vita. Eppure, di
diritti si parla ogni giorno di più. La Cassazione ha assegnato a un figlio un
risarcimento per mancato rispetto del suo «diritto di non nascere», perché
affetto dalla Sindrome di Down. La Commissione parlamentare ha riconosciuto
alla donna che aveva usufruito del «diritto» di essere fecondata
artificialmente anche l'assurdo «diritto» (che la legge in questo caso nega) di
abbandonare il figlio in ospedale. L'Unità (mercoledì 14) ha scritto che
«finalmente c'è chiarezza» sui «diritti» al matrimonio omosessuale e i giornali
laicisti hanno esaltato il «diritto alla diagnosi preimpianto» inventato da un
altro tribunale, ma esplicitamente negato dalla Legge 40. Il Giornale (martedì
13) ha difeso il «diritto di amare» del generale Petraeus. E La Stampa (giovedì
15) ha condannato i medici irlandesi che avevano rifiutato a una gestante – che
purtroppo poi è morta – la terapia richiesta cui aveva «diritto»: l'uccisione
del figlio. Con la «Nota 8996 del 26 ottobre» scorso il ministero dell'Interno
ha riconosciuto – Il Sole 24 Ore (sabato 9) e La Stampa (lunedì 12) – lo stato
di «familiare» allo straniero che abbia «sposato» all'estero un italiano con
«nozze gay», e quindi il suo «diritto al permesso di soggiorno». Di questo
passo, e se realizzata all'estero da un italiano, avremo tra poco anche la
legittimazione della poligamia?
EVOLUZIONE INVOLUZIONISTA
Il vero homo sapiens era il
cavernicolo. Lo afferma il prof. Gerald Crabtree, dell'Università di Stanford
(Il Giornale, venerdì 16), secondo cui l'uomo del Paleozoico aveva bisogno di
grande intelligenza per superare le enormi difficoltà del vivere di allora, che
stimolavano l'evoluzione del cervello. Oggi, invece, la vita è molto più facile
e l'uomo, impigrito, rischia di istupidirsi. L'evoluzione che genera
l'involuzione.
RAZZI E SCUOLE
Lo scambio di razzi tra la
striscia di Gaza e Israele è così commentato da Libero (venerdì 16): «Israele è
sotto attacco: fa benissimo a sparare». Almeno un superlativo è di troppo.
«La scuola è in precarietà»,
scrive Pubblico quotidiano (domenica 11), che si chiede: «E se si tagliassero i
fondi alle scuole private?». Sarebbe un disastro, perché il costo per studente
nelle scuole di Stato è almeno doppio rispetto a quello delle scuole pubbliche
non statali.
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