venerdì 4 febbraio 2011

Nasko, in Lombardia 440 sì al futuro di Davide Re - A cinque mesi dal lancio cresce il numero delle donne aiutate dal fondo varato dalla Regione, Avvenire, 4 febbraio 2011

Avere un figlio. Non avere un figlio. Una scelta che molte coppie subordinano alla possibilità economica. Fatto sta, che sono appunto “le ragioni economiche”, la motivazione principale, che viene dichiarata da chi decide di abortire. A tale proposito, Regione Lombardia ha varato un fondo che si chiama Nasko ( Avvenire ne ha scritto più volte, dopo avere presentato il progetto in anteprima), che si prende cura, da un punto di vista del mantenimento, della gestante e del nascituro, nel caso in cui una donna decida appunto di proseguire la gravidanza.

Insomma, la Lombardia sceglie la vita e cerca di mettere chiunque nelle condizioni di fare la decisione giusta, anche in questo periodo non certo felice da un punto di vista economico.

«In questi cinque mesi di attività il Fondo Nasko si è rivelato un intervento utile e mirato in una congiuntura economica di grande difficoltà, uno strumento che contribuisce a eliminare qualunque ostacolo che renda difficile il fare una scelta a favore della vita», ha detto l’assessore alla Famiglia della Lombardia Giulio Boscagli. Il Fondo Nasko ha una dotazione di 5 milioni di euro e prevede la possibilità di garantire un contributo complessivo fino a 4.500 euro nell’arco di 18 mesi (suddivisi tra il periodo precedente il parto e quello successivo alla nascita del bambino). «Il successo di questa iniziativa è stato possibile grazie al lavoro quotidiano degli operatori dei Consultori e dei Centri Aiuto alla Vita della nostra Regione che stanno dimostrando grande esperienza e capacità tipica di chi da molti anni opera a stretto contatto con i problemi delle donne e delle famiglie, ha aggiunto ancora Boscagli.

Da ottobre ad oggi sono 440 le donne che sono hanno ricevuto il Fondo, così divise nelle differenti province: Bergamo 40, Brescia 48, Cremona 6; Lecco 14; Lodi 16, Mantova 16; Milano 231; Monza Brianza 33; Pavia 10, Varese 25, Valcamonica-Sebino 1. 

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