Se il padre è “anziano”, il figlio vivrà di più - La speranza di vita
del figlio aumenta assieme all'età del padre, 12/06/2012, Andrea Piccoli, http://www.italiasalute.it
Diventare papà in età avanzata
può essere a volte traumatico, molto più spesso necessario per via degli
stravolgimenti socio-economici tipici della società moderna, ma una ricerca
dice ora che si traduce anche in un beneficio per i figli.
In base a uno studio della
Northwestern University pubblicato sulla rivista Pnas, infatti, i figli di
uomini con oltre 40 anni mostrano una dotazione di cromosomi migliore rispetto
alla media. Lo studio, condotto su un campione di quasi 2 mila uomini, si è
concentrato sui telomeri, le parti terminali dei cromosomi. Negli uomini più in
là con gli anni, i telomeri sono più lunghi, producendo un effetto di
rallentamento dell'invecchiamento cellulare che si potenzia con il mutamento
generazionale.
Se in genere i telomeri si
accorciano col passare degli anni, quelli dei cromosomi contenuti negli
spermatozoi sono invece protagonisti del meccanismo opposto, ovvero si
allungano. I ricercatori hanno analizzato 1779 uomini divenuti padri fra i 15 e
i 43 anni e le rispettive famiglie, confrontando la lunghezza dei loro telomeri
con quella dei telomeri materni, tenendo conto dell'età nella quale il padre e
il nonno avevano erano diventati genitori. Sulla base di questa analisi i
ricercatori hanno verificato come la lunghezza dei telomeri di una persona
aumenti in primo luogo con l'aumentare dell'età paterna, ma anche in rapporto
all'età che aveva il nonno paterno nel momento in cui si era riprodotto.
“Se i nostri antenati più
prossimi hanno atteso fino alla maturità per riprodursi, magari per ragioni
culturali, per il nostro organismo potrebbe essere logico prepararsi a qualcosa
di simile, investendo risorse extra per mantenere un sano funzionamento fino a
un'età più avanzata”, ha commentato l'antropologo Christopher W. Kuzawa.
Il rovescio della medaglia è dato
dal fatto che ad un'età avanzata corrisponde un rischio più alto di
trasmissione di alterazioni che possono condurre all'aborto o a malattie
genetiche.
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