Cina, costretta ad aborto al settimo mese: foto shock scuote la rete, eng
Jianmei sarebbe stata costretta a interrompere la gravidanza perché non era in
grado di pagare i 40mila yuan (quasi 4.800 euro) necessari ad aggirare la
politica di controllo delle nascite del "figlio unico", 14.6.2012, http://www.tgcom24.mediaset.it
07:49 - Bufera tra gli internauti
per le immagini shock pubblicate on line di un feto abortito da una donna
probabilmente costretta a terminare la gravidanza a 7 mesi a causa della
politica di pianificazione familiare imposta da Pechino. Feng Jianmei sarebbe
stata costretta ad abortire il 2 giugno perché non era in grado di pagare i
40mila yuan (quasi 4.800 euro) necessari ad aggirare la politica di controllo
delle nascite del "figlio unico".
Un parente della gestante,
rimasto anonimo, ha confermato l'autenticità della fotografia in cui si vede
Feng su un letto d'ospedale accanto al corpo imbrattato di sangue del bambino.
Nell'ambito della politica di
controllo delle nascite imposta dal governo cinese, le famiglie che vivono in
città di solito non possono avere più di un figlio, mentre quelle rurali ne
possono avere due se la prima è femmina.
Nessun commento:
Posta un commento