FECONDAZIONE/ Il medico: forzare la mano alla natura può produrre
malformazioni - INT. Salvatore Mancuso, domenica 17 giugno 2012, http://www.ilsussidiario.net
Esistono maggiori probabilità che
un bambino nato con la fecondazione assistita possa avere delle malformazioni?
E’ la domanda cui ha cercato di rispondere un team di ricercatori australiani,
attraverso uno studio pubblicato su The New England Journal of Medicine. Gli
esperti, guidati da Michael Davies del Robinson Institute di Adelaide, hanno
preso in considerazione i registri con oltre 300mila nascite e con le
interruzioni di gravidanza tra il gennaio 1986 e il dicembre 2002.
Ilsussidiario.net ha intervistato il professor Salvatore Mancuso, presidente
del Comitato Etico del Policlinico Gemelli di Roma, per chiedergli di
commentare i risultati della ricerca.
Professor Mancuso, che cosa
emerge dallo studio pubblicato sul The New England Journal of Medicine?
Gli autori di questo articolo
vogliono sottolineare un fatto molto importante. Quando i coniugi hanno
difficoltà a procreare, in alcuni casi ciò è dovuto a un loro difetto genetico.
Forzando la mano alla natura per procreare comunque si ha potenzialmente il
rischio di concepire dei bambini malformati. E’ il caso della fecondazione
assistita, nelle cui tecniche si induce forzatamente un’ovulazione,
raccogliendo gli ovociti e fecondandoli in vitro. Questo è già un elemento di
disturbo dei fenomeni naturali. L’embrione che si produce in vitro viene
inoltre impiantato in utero.
Esiste una correlazione diretta
tra difficoltà a concepire e rischio di malformazioni?
Esattamente. La natura provvede a
evitare la gravidanza perché nei gameti dei due coniugi c’è la potenzialità di
un fatto malformativo. Talora però i genitori vogliono il figlio a tutti i
costi, non rendendosi conto che potenzialmente rischiano di creare un bambino
non perfetto perché la loro sterilità è un meccanismo naturale per minimizzare
questa eventualità. Tutti coloro che si occupano di procreazione assistita non
sono in grado di fornire sufficienti spiegazioni su questo tema ai coniugi che
si rivolgono loro per cercare di avere una gravidanza a tutti i costi. Sarebbe
doveroso informare i coniugi anche di questa eventualità. Se esiste un problema
di tipo ereditario e la natura non consente una procreazione spontanea,
inducendo un’azione e facendo sì che l’embrione che si può ottenere in vitro
venga impiantato in utero, si compie un procedimento innaturale. La natura
aveva evitato che ciò avvenisse per preservare i coniugi da questa eventualità.
Quali sono le principali
patologie che si rischiano in questi casi?
Questo dipende solo dalla
predisposizione di uno dei due coniugi o di entrambi. A questo si aggiungono
altri fatti malformativi che ho descritto nel libro “La Mia Prima Casa”,
pubblicato da Oscar Mondadori. Ho analizzato la letteratura scientifica
aggiornata a due o tre anni fa e ne ho tratto le conseguenze.
Come funziona questo meccanismo
che impedisce alle coppie con problemi genetici di procreare?
L’infertilità da cause
sconosciute ricorre con una percentuale estremamente elevata. Le indagini
diagnostiche per scoprire la causa di infertilità spesso infatti non producono
dei risultati apprezzabili. Ogni volta che ricorre una causa sconosciuta,
verosimilmente esiste un problema di natura genetica. Uno o entrambi i genitori
hanno una predisposizione che spesso non si evidenzia neppure facendo l’esame
citogenetico, perché si tratta di mutazioni geniche che non compaiono nella
morfologia delle analisi. Non si tratta quindi di grandi malformazioni come le
trisomie, dove la gravidanza è possibile ma il bambino nasce seriamente
malformato.
Che cosa avviene in questi casi?
Si tratta di semi-alterazioni
dovute a una traslocazione genica, a una mutazione o a un fenomeno di
imprinting genomico. Un’operazione cioè epigenetica, che è possibile conoscere
meglio da quando è stato evidenziato il genoma umano. E’ estremamente difficile
andare a trovare la causa nelle indagini che tendono a motivare l’infertilità.
Ciò che è avvenuto in questi casi è una modificazione della genetica
molecolare, che si può evidenziare soltanto attraverso una mappatura delle
proteine attraverso dei microchip in grado di evidenziare le anomalie
genetiche.
(Pietro Vernizzi)
© Riproduzione riservata.
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