Eugenetica moderna - VENERDÌ 17 AGOSTO 2012, Gabriele Soliani, http://veritaevita.blogspot.it/
Il tentativo di far passare
l'eugenetica come una possibilità accettabile è sempre più evidente.
Secondo il sentire comune
l'eugenetica è abominevole perché è legata al nazismo. Infatti Hitler l'ha
messa in pratica sopprimendo i deboli, poi gli indesiderabili, poi quelli che
avrebbero avuto una vita non degna ed infine si trasformò nella Shoah. Ora però
il capofila della Consulta di bioetica (che non è il Comitato Nazionale di
Bioetica, organo consultivo del Governo) il neurologo Carlo Alberto Defanti,
quello che accompagnò la povera Eluana Englaro alla tragica fine che
conosciamo, sostiene che bisogna superare il tabù dell'eugenetica. Cioè ci si
deve ragionare senza “dogmi” e “interdizioni”. La sua tesi è che le pratiche
razziste e criminali non sarebbero la conseguenza dell'eugenetica in sé ma solo
del venir meno delle garanzie liberali e democratiche dello Stato nazista.
Oggi, dice Defanti nel suo libro “Eugenetica: un tabù contemporaneo”,
l'eugenetica di Stato non si pone nel mondo occidentale perché non ci sono totalitarismi. La medicina
moderna mettendo a disposizione senza costrizioni i test genetici ripropone
un'eugenetica moderna e liberale che può essere usata dai cultori della
“libertà di scelta”. Naturalmente questa tesi è messa in discussione dai
sostenitori della “sacralità della vita” che secondo Defanti non vogliono
accettare “contraccezione, aborto, eutanasia” come scelta individuale. Come da
sempre diciamo è stato proprio l'aborto ad aprire la strada delle “scelte
individuali” garantite dallo Stato, che oggi arrivano anche alla cosiddetta
“eugenetica liberale”.
L'argomento è diventato attuale
perché nella zona di Padova da circa 12 anni si fa una campagna d'offerta del
test genetico per scoprire la fibrosi cistica. Il risultato è che si sono
effettuati migliaia di test per la fibrosi cistica e i bimbi nati con fibrosi
cistica sono pochissimi, mentre in altre zone dove si propongono i test solo ai parenti dei malati la fibrosi
cistica è presente. La fibrosi cistica è una malattia congenita che due
genitori portatori sani della mutazione sul gene 7 trasmettono una volta su
quattro (per il 25 %) al bimbo. La malattia se diagnosticata nel neonato è
controllabile pur restando una malattia
seria perché causa problemi soprattutto respiratori dato che il muco bronchiale
è molto vischioso e si infetta facilmente.
L’eugenetica moderna elimina il
feto con la fibrosi cistica (o
l’embrione sottoposto a diagnosi pre impianto positiva nella fecondazione
artificiale) ma non la malattia perché la mutazione del gene 7 è possibile
comunque.
I cultori dell’eugenetica
liberale in uno Stato democratico la estenderebbero anche ad altre malattie, e questo per loro
sarebbe un progresso non coercitivo della medicina.
Quali malattie genetiche saranno
accettate e quali no ?
Chi metterà il limite ?
I test genetici saranno a carico
del Sistema Sanitario Nazionale ? (cioè pagati da tutti).
Ai genitori che accolgono un
bimbo malato saranno negate le cure o fatte pagare ?
Avremo finalmente una società
senza malattie congenite ?
Come si intuisce il vero
progresso sta nel trovare la cura della malattia, ed è in questa direzione che
dobbiamo indirizzare la vera medicina.
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