LA SANITA' DI OBAMA - Libertà di coscienza negli Usa - «La battaglia
può essere vinta» di Elena Molinari, 3 agosto 2012, http://www.avvenire.it
Paolo Carozza, giurista alla
Notre Dame University, non ha partecipato alla stesura della causa che il suo
stesso ateneo ha presentato contro l’Amministrazione Obama. Ma ricorda il
dibattito sofferto che lo scorso maggio ha preceduto la decisione di fare causa
al governo. La prestigiosa università è infatti cattolica, ma è nota per la
pluralità delle voci che ospita, compresa quella dello stesso Barack Obama che
nel 2009 vi fu invitato a tenere il discorso di fine anno accademico e a
ricevere una laurea honoris causa. Ma evitare il confronto in tribunale con la
Casa Bianca avrebbe costretto l’università a compromettere i propri valori di
base.
Professor Carozza, oltre alla
Notre Dame più di 50 istituzioni cattoliche hanno fatto causa. Che cosa
succederà ora?
In tutto ci sono un paio di
dozzine di cause, presentate ciascuna da una o più associazioni cattoliche in
vari tribunali federali. I casi procederanno separatamente, con tempi diversi,
e potrebbero avere risultati contraddittori, almeno all’inizio. Per questo una
delle prime mosse dell’Amministrazione sarà il tentativo di unificare i casi in
un unico processo da discutersi a Washington, che è una sede giudiziaria
favorevole al governo. Bisognerà vedere se viene accettata.
E perché il mondo cattolico si è
frammentato in tante cause diverse?
È una strategia intenzionale dei
querelanti, che stanno cercando di costringere il governo a difendersi di
fronte a giudici diversi, per arrivare a sentenze di primo grado non coerenti
l’una con l’altra. Questa è una delle condizioni che richiede un rapido
intervento della Corte suprema americana, che ha il compito di unificare
l’interpretazione della legge.
Secondo lei ci sono i presupposti
legali e giuridici per il riconoscimento di una più ampia obiezione di
coscienza all’obbligo imposto dal dipartimento alla Sanità?
L’interpretazione del diritto
esistente e i precedenti creano ottime probabilità che la Corte suprema arrivi
a un più esteso riconoscimento dell’obiezione di coscienza. Ho letto alcune
delle querele presentate, e sono molto forti, con argomenti che affondano le
radici nella storia del diritto americano. Hanno ottime probabilità di
vittoria.
Qual è il loro punto legalmente
più inoppugnabile?
Il punto principale non è il
diritto del governo di imporre alla società civile un servizio che considera
legittimo, come quello di fornire contraccezione e la sterilizzazione. È il
diritto del governo di decidere chi può accedere e chi no al diritto di
obiezione. Qui sta l’implicazione per la libertà religiosa. In gioco c’è la
capacità di un’autorità civile di definire compiti e limiti di un’autorità
religiosa. Dicendo, come fa oggi, che si possono definire “istituzioni
religiose cattoliche” solo le istituzioni formate da cattolici, che assumono
solo cattolici, servono solo cattolici e che hanno come unico scopo
l’insegnamento della dottrina cattolica (definizione all’interno della quale
non rientrano nemmeno le parrocchie), il governo contraddice secoli di
giurisprudenza. In America, la storia politica, sociale e culturale è
inscindibile dalla storia delle comunità religiose, che agiscono motivate dalla
loro fede ma a beneficio di ampi settori della popolazione. Questi sono forti
esempi che quello che una comunità religiosa è non può essere separato da
quello che fa.
Il dipartimento alla Salute ha
risposto che la contraccezione è un servizio sanitario di base…
L’obiezione che i servizi
contraccettivi aiutano a “distanziare” le nascite una dall’altra, contribuendo
alla salute femminile, è un punto legalmente forte e c’è da aspettarsi che il
governo mostrerà quanti più dati possibili a suo supporto. Dove questo
ragionamento crolla dal punto di vista legale è che la protezione della libertà
di religione espressa dalla Costituzione e dalle leggi richiede che quando il
governo ha un interesse legittimo da perseguire lo deve fare senza violare il
diritto alla libertà religiosa e all’obiezione di coscienza. Ed è chiaro che ci
sono altri modi per fornire contraccezione a chi ne fa richiesta. Il governo
può usare cliniche statali gratuite o sovvenzionare la vendita di
contraccettivi nelle farmacie.
La decisione di un giudice
distrettuale federale del Colorado di sospendere l’entrata in vigore
dell’obbligo per una famiglia cattolica proprietaria di un’industria, la
Hercules, crea un precedente?
Il caso del Colorado non
costituisce un precedente giuridico, ma fornisce una prima indicazione
dell’interpretazione legale di queste querele, anche da parte di giudici di
tendenze politiche democratiche come quello che si è pronunciato.
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