venerdì 27 aprile 2012


Drunkoressia: il male del nuovo millennio, 23 aprile 2012, http://saluteedintorni.wordpress.com

Tra i disturbi del comportamento alimentare, ecco spuntare una nuova malattia, fresca fresca di neologismo, ovvero la drunkoressia o drunkorexia, come la chiamano a New York. L’etimologia della parola trova origine nel verbo “drink” che significa “bere”. Secondo le notizie fornite dal Ministero della Sanità, la drunkoressia rappresenta il nuovo male che colpisce i giovani e che si sta pericolosamente diffondendo a macchia d’olio.
Si tratta di un disturbo alimentare che porta a sostituire le calorie del cibo con quelle dell’alcool e rappresenta un fenomeno estremamente pericoloso, considerando che in Italia ci sono tre milioni di persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare che vanno dall’anoressia alla bulimia. Quindi, rappresenta un grave problema che tra queste due conclamate malattie si inserisca questa nuova condizione, che avrebbe già raggiunto circa mezzo milione di persone, soprattutto di giovane età.

Drunkoressia: una sindrome estremamente pericolosa

La drunkoressia rappresenta una condizione davvero pericolosa per la salute, poiché, come afferma Emanuele Scafato, ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio Nazionale sull’alcol, “in soggetti già sottopeso la drunkoressia provoca un dimagrimento patologico e crea dipendenza da alcol, che, a sua volta, può portare nel lungo periodo a cirrosi epatica, tumori del fegato e lesioni cancerose al seno, oltre ad una grave sindrome psicologica in questi ragazzi”.

La drunkoressia va ad inserirsi in un quadro già di per sé grave, in quanto nella nostra penisola sono circa tre milioni le persone affette da disturbi del comportamento alimentare che soffrono di anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata, con un drastico abbassamento dell’età di esordio di queste malattie, che iniziano infatti a colpire bambini tra gli 8 e i 10 anni.

Nonostante questa impellente emergenza sanitaria, i centri per la cura dei disturbi del comportamento alimentari sono ancora troppo pochi in Italia. Quello più grande è Villa Miralago a Varese, dove sono ricoverati 46 tra ragazzi e ragazze, anche minorenni, che vi soggiornano anche più di un anno, assistiti da un’equipe di 53 specialisti tra psicologi, nutrizionisti ed educatori. Le liste d’attesa sono lunghe mesi e nel frattempo la malattia può portare alla morte, in quanto di anoressia si muore, sia a causa di suicidio sia per effetti collaterali importanti.

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