Fecondazione a domicilio, le 27 coppie che hanno rotto il divieto, di
Mario Pappagallo, Corriere della Sera, 23 Aprile 2012
MILANO — La fecondazione
artificiale con cellule riproduttive da donatore estraneo alla coppia in Italia
è vietata. Si chiama eterologa. Così come non è possibile spedire materiale
biologico. Eppure in epoca di globalizzazione in Rete tutto è possibile. Basta
non pubblicizzarlo troppo e si può avere una gravidanza con sperma di donatore
per un'inseminazione artificiale «fai da te». La cicogna arriva con il postino.
Si può ordinare il kit direttamente online dopo aver selezionato anche le
caratteristiche del futuro bebé: colore degli occhi e dei capelli, quoziente di
intelligenza. Bandito, per esempio, il capello rosso. I figli «pel di carota»
non sembrano graditi, a parte le richieste provenienti da Irlanda (dove il
rosso abbinato al verde degli occhi è più che simbolico) e da Scozia.
Il servizio è offerto dalla
filiale danese della Cryos International, la più grande banca del seme del
mondo. Ed il mensile Amica, in edicola dal 23 aprile, ha incontrato in
esclusiva sette dei 600 donatori di sperma della Cryos danese. I clienti sono
per lo più cliniche, ma anche i privati non mancano grazie al kit «fai da te».
Selezione, ordinazione e pagamento online. L'inchiesta di Amica ne ha seguito
il percorso fino alla consegna. Il costo? Non caro: varia da 40-240 euro per
0,5 millilitri di seme, se il donatore è anonimo, a 120-320 se non lo è. La
possibilità di selezione ha un costo. In questo caso è possibile consultare il
profilo del donatore in un database, ascoltarne la voce registrata, osservare
com'era da bambino e, ultima novità, conoscere il suo quoziente di
intelligenza.
L'età dei donatori varia dai 18
ai 45 anni. Ricevono 500 corone danesi (67 euro) a prestazione. Controllati e
certificati per salute e vitalità riproduttiva. Lo confermano i risultati:
2mila gravidanze riuscite in media all'anno, di cui 27 in Italia nel solo 2011.
Ventisette coppie italiane in un anno, a dispetto della legge 40 che vieta
l'eterologa. Spiega ad Amica Lars Christensen, uno dei donatori non anonimi:
«Alla Cryos mi hanno spiegato che, prima o poi, un bimbo concepito con il mio
seme potrebbe volermi conoscere». E aggiunge: «Non avrei problemi a incontrarlo,
è solo una questione di genetica».
Con 12 mila euro, invece, si acquista l'intera riserva
di seme dello stesso uomo, che, a gravidanza avvenuta, va in pensione. Per
evitare concorrenze. Tanto l'offerta non manca. Spiega Ole Schou fondatore e
direttore di Cryos: «Prima che il seme sia utilizzato, ci vuole un anno di
screening per escludere malattie infettive o genetiche e verificarne la
qualità. Di solito solo 8 volontari su cento passano il test. Eppure vi è un
boom di donatori: 600 in lista d'attesa, mai accaduto prima». Chissà che non
c'entri anche la crisi economica. Schou anticipa un'altra novità: «Una nave ai
confini delle acque territoriali dei Paesi dove non è permessa l'inseminazione
con assistenza medica. Si chiamerà Fertily Ship. E l'Italia è il primo Paese in
lista».
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