Fecondazione artificiale: bambini su ordinazione nelle cliniche
specializzate, 24 aprile 2012, http://www.corrispondenzaromana.it/
(di Alfredo De Matteo) La clinica
Washington Center, specializzata in fecondazione in vitro per il cosiddetto
bilanciamento familiare, ovvero la tecnica che permette di determinare in
anticipo il sesso del nascituro, ha lanciato nei giorni scorsi una campagna
pubblicitaria su di un quotidiano canadese con il seguente slogan: «crea la tua
famiglia come vuoi: maschio o femmina». La pratica della fecondazione in vitro
finalizzata alla pianificazione familiare é molto diffusa oltreoceano e pesca i
suoi clienti soprattutto in quei paesi dove la scelta del sesso riveste un
importante ruolo culturale; in India, ad esempio, la nascita di una bambina é
vissuta spesso come una disgrazia, per cui chi é in grado di spendere elevate
somme di denaro si può rivolgere a cliniche specializzate come quella canadese.
Non a caso l’immagine inserita
nella pubblicità della Washington Center ritrae due sorridenti bambini vestiti
con abiti indiani (Il Giornale, 21 aprile 2012). Normalmente, notizie come
questa suscitano la reazione sdegnata dei più ma per motivi che non riguardano
la intrinseca illecita morale di tali aberranti tecniche ma le loro finalità
discriminatorie, soprattutto quando a farne le spese é il genere femminile. Va
da se, invece, che la fecondazione in vitro sia di per se una pratica disumana
oggettivamente ingiusta e discriminatoria.
Già, perché le prime vittime
innocenti sono gli embrioni umani che inevitabilmente vengono sacrificati per
consentire la nascita del bambino in laboratorio (un numero impressionante,
soprattutto se posto in relazione col numero di bambini che vedono la luce,
come e’ evidenziato dai risultati prodotti dalla legge 40 in Italia). Altre
vittime innocenti sono gli stessi bimbi nati con la fecondazione, i quali hanno
un’aspettativa di vita decisamente inferiore agli altri e sono privati del
diritto ad avere un padre e una madre certi e ad essere il frutto naturale
dell’amore coniugale.
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