Cellule staminali mesenchimali per le nuove terapie contro i tumori
ossei infantili - Presentato il progetto finanziato da Fondazione Just Italia
per l’Associazione Noi per Voi per il Meyer, 18/04/2012 - http://www.gonews.it
Utilizzare le cellule staminali
mesenchimali per nuove terapie contro i tumori ossei infantili. È questo
l’obiettivo del nuovo progetto di ricerca medica che coinvolgerà
contemporaneamente tre strutture di eccellenza del territorio fiorentino e
italiano e che è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio alla
presenza dell’assessore al welfare Stefania Saccardi.
Il progetto, coordinato
dall’Associazione “Noi per Voi per il Meyer” e sostenuto da Fondazione Just
Italia con un finanziamento di 200.000 euro, è infatti innovativo sia in
termini scientifici sia perché coinvolge contemporaneamente tre strutture di
eccellenza nel settore medico e della ricerca. Per la precisione lo spin off
DIVAL TOSCANA dell’Università degli Studi di Firenze, la Cell Factory
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze, il Centro di Ortopedia
Oncologica e Ricostruttiva-Traumatologico Ortopedico dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria di Careggi.
“Si tratta di un progetto di
grande rilevanza medica, scientifica e sociale – ha dichiarato l’assessore
Saccardi – e quindi come Amministrazione non possiamo che apprezzare la scelta,
attuata da Fondazione Just Italia, di affidare a tre strutture italiane di
eccellenza, tutte situate a Firenze, una ricerca di questa portata che può
ridare speranza a tanti bambini e alle loro famiglie. Firenze da sempre è
attenta ai bisogni dei bambini che sono gli abitanti del futuro. Non possiamo
che ringraziare la Fondazione Just Italia per aver scelto la nostra città per
sviluppare questo importante progetto e l’Associazione Noi per voi per il Meyer
per aver coordinato l'iniziativa”.
Marco Salvatori, presidente di
Fondazione Just Italia (onlus costituita nel 2008 dall’omonima azienda veronese
che opera nel settore dei cosmetici naturali) ha ricordato come “ogni anno la
Fondazione si impegna istituzionalmente a finanziare un importante progetto di
ricerca medica destinato ai bambini e come questo rientri nella cultura di responsabilità
di Just Italia che - anche attraverso queste iniziative - conferma la propria
attenzione al sociale. E quest’anno questo si concretizza con l’iniziativa
Raggi di Colore”.
Pasquale Tulimiero, presidente
dell’Associazione “Noi per Voi per il Meyer” che riunisce famiglie di bambini
colpiti da leucemie e tumori ed è attiva sin dalla sua nascita presso
l’Ospedale Meyer di Firenze (Dipartimento di Emato-Oncologia Pediatrica) ha
ribadito come l’associazione operi prevalentemente in tre settori e cioè la
ricerca, l’acquisto di strumentazione, l’assistenza e accoglienza delle
famiglie dei piccoli ricoverati al Meyer. “La priorità dell’associazione - che
svolge il suo straordinario lavoro anche grazie all’aiuto di 120 volontari - è
quella di tenere viva l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica
su queste problematiche che coinvolgono tante famiglie e quella di reperire e
gestire efficacemente le risorse umane, organizzative e finanziarie, come
quelle messe a disposizione da Fondazione Just Italia”.
Ai clinici e ricercatori il
compito di illustrare i contenuti del progetto, il cui valore scientifico sta
soprattutto nell’utilizzo innovativo di cellule staminali mesenchimali per la
ricostruzione del tessuto osseo.
Annarosa Arcangeli, del Dipartimento
di Patologia e Oncologia Sperimentali dell’Università di Firenze e Direttore
Scientifico di DIVAL TOSCANA, spin off della medesima Università, ha commentato
in modo estremamente positivo le sinergie che questo progetto favorisce,
attraverso il coordinamento e l’integrazione di elevate competenze
professionali e attività specialistiche delle diverse strutture. Ha ricordato
infatti che il Centro Clinico di Oncologia Ricostruttiva dell’ospedale Careggi
adotta per i piccoli pazienti terapie rigenerative, utilizzando le cellule
staminali; la “Cell Factory” dell’ospedale Meyer è preposta ad espanderle in
vitro, rendendole idonee alla ricostruzione dell’osso malato, mentre il
laboratorio di ricerca di sua competenza sarà incaricato di validare la preparazione
delle staminali, confermandone funzionalità e assenza di effetti negativi sui
malati.
Franco Bambi, responsabile della
Cell Factory del Meyer ha sottolineato come il laboratorio, vera e propria
"officina" di prodotti cellulari a scopo terapeutico, sia tra i più
avanzati in ambito pediatrico nazionale. La Cell Factory ha scelto di puntare
in primo luogo sulle cellule staminali mesenchimali (MSC) per le loro
caratteristiche: sono infatti capaci di autorinnovarsi e differenziarsi,
diventando i "mattoni" di terapie innovative in molteplici campi. Le
MSC, capaci di favorire la formazione di tessuto osseo direttamente a livello
del difetto tissutale, possono essere utilizzate per ripopolare strutture
naturali o sintetiche, impiantate a scopo sostitutivo in resezioni ossee dovute
a tumore. Inoltre le MSC, opportunamente “ingegnerizzate”, potranno diventare
mezzi di trasporto di composti bioattivi sulle cellule tumorali, contribuendo
alla regressione di gravi forme tumorali.
Domenico Andrea Campanacci (aiuto
di ortopedia oncologica e ricostruttiva presso il Cto in rappresentanza del
direttore Rodolfo Capanni direttore del Centro direttore del Centro di
ortopedia oncologica e ricostruttiva di Careggi) ha ricordato che un bambino
colpito dalla malattia può perdere intere parti delle ossa, riportando deficit
molto estesi. Il “vuoto“ che si viene a creare nel corpo deve essere colmato
chirurgicamente, ma la soluzione non è così semplice. Quando si tratti di un
adulto, dallo stesso paziente si possono prelevare segmenti ossei sufficienti a
colmare discrete perdite; nel bambino invece la quantità di ossa prelevabile è
insufficiente per risolvere i deficit causati dal tumore. Ad oggi, la soluzione
più tradizionale prevede il cosiddetto ricorso all’“Osso di Banca”, fornito
cioè da un donatore (da segnalare che il Meyer di Firenze, il Rizzoli di
Bologna e la Banca di Treviso sono gli unici Centri italiani depositari di una
“Banca delle Ossa”a valenza nazionale). Le nuove tecniche di ingegneria
tissutale prevedono l’impiego delle cellule staminali autologhe per la
rigenerazione del tessuto osseo del paziente. Questa terapia, effettuata
aspirando dal midollo le cellule necessarie e sottoponendole a un processo di
concentrazione, dimostra tuttavia notevoli limiti. Le cellule, anche se
concentrate 5 o 6 volte, risultano comunque insufficienti ed esposte a
danneggiamento (per esempio delle terapie chemioterapiche).
Per questo, sembrano promettenti
le nuove tecnologie a disposizione della ricerca: le cellule possono essere infatti
raccolte e inviate a un laboratorio ad alta specializzazione che le espande in
vitro. In pochi giorni, da qualche centinaio se ne ottengono milioni che
possono essere adeguatamente “manipolate” per creare l’osso di cui c’è bisogno.
Va sottolineato che solo pochi centri ospedalieri in Italia (e il Meyer è uno
di questi) abbinano allo studio in laboratorio anche la sua applicazione
clinica, con una tecnica che accelera enormemente i processi di guarigione e
porta a risultati un tempo irraggiungibili.
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