«Nessun reato ma potranno chiedere il risarcimento», L'intervetno del
presidente dei giuristi cattolici sul grave incidente all'impianto
dell'ospedale San Filippo Neri di Roma che ha fatto strage di embrioni, 1/04/2012,
http://vaticaninsider.lastampa.it/
Gi. Gal.
Roma
Professor Francesco D’Agostino,
lei è presidente dei giuristi cattolici italiani, fondatore del Comitato
nazionale di bioetica, membro del dicastero vaticano della Famiglia e della
Pontifica Accademia per la vita. Quanto accaduto a Roma è reato?
«No, perché manca la specifica
fattispecie. La legge del 2004 proibisce la distruzione intenzionale, dolosa
degli embrioni. A titolo di colpa si puniscono solo l’omicidio e le lesioni.
Questo è un incidente tecnico. Più sono complessi gli impianti, più è ipotizzabile
un incidente, come si è visto con le centrali nucleari».
E’ una vicenda grave?
«Sì, soprattutto sotto il profilo
simbolico. E’ andato perso materiale biologico nobilissimo. Non paragonabile a
un guasto ad un frigorifero che rovini sacche di sangue. E’ un fatto che
addolora le coscienze, al di là delle conseguenze materiali. In quelle provette
c’erano embrioni, cioè futura prole delle coppie in attesa di impianto. Sul
piano civile si può chiedere il risarcimento del danno».
Che tipo di danno?
«Non solo materiale (per i costi
sostenuti nella procedura), ma anche biologico. Una ditta che fa manutenzione
sanitaria è sempre assicurata per far fronte a simili situazioni, come nel caso
di un impianto a raggi X difettoso che investa di radiazioni un paziente.
Prevedo cause di responsabilità civile, quindi ci saranno risarcimenti. Non
esiste una quantificazione perché sono situazioni di frontiera, perciò toccherà
ai giudici fissare una somma equa, adeguata al danno materiale e biologico
subito».
Come va considerato l’embrione?
Nessun commento:
Posta un commento