lunedì 2 aprile 2012


«Nessun reato ma potranno chiedere il risarcimento», L'intervetno del presidente dei giuristi cattolici sul grave incidente all'impianto dell'ospedale San Filippo Neri di Roma che ha fatto strage di embrioni, 1/04/2012, http://vaticaninsider.lastampa.it/

Gi. Gal.
Roma
Professor Francesco D’Agostino, lei è presidente dei giuristi cattolici italiani, fondatore del Comitato nazionale di bioetica, membro del dicastero vaticano della Famiglia e della Pontifica Accademia per la vita. Quanto accaduto a Roma è reato?

«No, perché manca la specifica fattispecie. La legge del 2004 proibisce la distruzione intenzionale, dolosa degli embrioni. A titolo di colpa si puniscono solo l’omicidio e le lesioni. Questo è un incidente tecnico. Più sono complessi gli impianti, più è ipotizzabile un incidente, come si è visto con le centrali nucleari».

E’ una vicenda grave?

«Sì, soprattutto sotto il profilo simbolico. E’ andato perso materiale biologico nobilissimo. Non paragonabile a un guasto ad un frigorifero che rovini sacche di sangue. E’ un fatto che addolora le coscienze, al di là delle conseguenze materiali. In quelle provette c’erano embrioni, cioè futura prole delle coppie in attesa di impianto. Sul piano civile si può chiedere il risarcimento del danno».

Che tipo di danno?

«Non solo materiale (per i costi sostenuti nella procedura), ma anche biologico. Una ditta che fa manutenzione sanitaria è sempre assicurata per far fronte a simili situazioni, come nel caso di un impianto a raggi X difettoso che investa di radiazioni un paziente. Prevedo cause di responsabilità civile, quindi ci saranno risarcimenti. Non esiste una quantificazione perché sono situazioni di frontiera, perciò toccherà ai giudici fissare una somma equa, adeguata al danno materiale e biologico subito».

Come va considerato l’embrione?

«Lo scorso ottobre la Corte europea di giustizia ha stabilito che è embrione non solo l’ovocita fecondato (e fin dal momento della fecondazione), ma qualunque ovocita che a seguito di qualsivoglia manipolazione abbia la potenzialità di svilupparsi e di dar vita a un individuo umano. Quindi la nozione di embrione umano va interpretata nel senso più ampio. La vita umana inizia con la fecondazione, questo è un dato di cui il diritto deve prendere atto. Perciò è dal momento della fecondazione che si attiva il dovere di tutelare la vita umana e la sua dignità».

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