Aborto: l’Irlanda non si piega al volere dell’Onu, di Maurizio Ravasio,
22 ottobre, 2011, http://www.uccronline.it
Il governo irlandese ha
recentemente respinto le raccomandazioni a legiferare in materia di aborto
contenute nel resoconto dell’Universal Periodic Review del Consiglio per i
diritti umani dell’Onu poste da sei paesi europei (Olanda, Spagna, Norvegia,
Regno Unito, Germania e Slovenia).
In particolare, si legge nel
resoconto del gruppo di lavoro sull’UPR, la Norvegia ha chiesto all’Irlanda di
«portare la legislazione sul’aborto in linea con l’ICCPR» la Convenzione
Internazionale sui Diritti Civili e Politici che in realtà non si è mai
occupata di aborto, la Danimarca di «prendere misure per rivedere la legge
sull’aborto con l’intenzione di permettere l’interruzione di gravidanza nei
casi in cui la gravidanza sia il risultato di stupro, incesto, o in situazioni
in cui la gravidanza metta in pericolo la salute fisica o mentale o il
benessere della donna o della ragazza incinta» e la Spagna di «depenalizzare
l’aborto in determinate circostanze». Tutte richieste che sono finite nella
lista delle raccomandazioni «che non godono del supporto dell’Irlanda» e che
dunque non verranno prese in considerazione dal governo di Dublino.
Nonostante le pressioni in sede
Onu e quelle meno recenti della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo
l’aborto in Irlanda continua quindi ad essere vietato dalla legge e consentito
solamente se la vita (e non la salute) della madre è in pericolo. Il terzo
comma dell’articolo 40 della Costituzione irlandese infatti recita: «Lo Stato
riconosce il diritto alla vita del nascituro e, tenendo in debito
conto l’eguale diritto alla vita
della madre, garantisce nelle sue leggi di rispettare e, per quanto possibile,
con le sue leggi di difendere e rivendicare questo diritto». Nonostante il
divieto di aborto, l’Irlanda è tra i Paesi più sicuri per le donne incinte,
come riferito dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
La Pro Life Campaign, la più
importante organizzazione per la vita irlandese, ha commentato con entusiasmo
la notizia: «accogliamo con favore la decisione del governo di non sostenere le
raccomandazioni di diversi paesi all’Irlanda per introdurre l’aborto. Questi
inviti all’introduzione di una legislazione sull’aborto vanno contro la recente
ricerca delle Nazioni Unite (Report on Maternal Mortality, UN, UNFPA, World
Health Organisation 2010) che mostrano come l’Irlanda, senza l’aborto, sia
leader mondiale in termini di sicurezza per le donne in gravidanza. La
sicurezza della maternità in Irlanda, va notato, è migliore che nei sei paesi
che fanno pressione sull’Irlanda affinché introduca l’aborto».
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