21/02/2012 – ricerca - Essere ribelli
o seguire il gregge? Il segreto è nel cervello - Dipende dalla taglia di
un'area specifica, http://www3.lastampa.it
milano
C’è chi nella vita fa la
rivoluzione, e chi invece segue la massa anche quando deve scegliere il panino
da ordinare al bar. È solo una questione di carattere, oppure ribelli come
James Dean si nasce? La risposta giusta sembra essere la seconda, almeno stando
alle conclusioni di un gruppo di scienziati che ha scoperto nel cervello la
prima misura anatomica “spia” del conformismo: subire le pressioni sociali, e
piegarsi all’ordine costituito, dipenderebbe in buona parte dalla quantità di
materia grigia presente in una regione dei due emisferi chiamata corteccia
orbitofrontale laterale. Lo studio che lo dimostra è pubblicato su Current
Biology.
La ricerca è firmata da
scienziati della New York University, della Aarhus University danese e del
Wellcome Trust Centre of Neuroimaging dell’University College di Londra, ed è
finanziata dalla Danish National Research Foundation e dal Wellcome Trust.
Attraverso un esperimento condotto su 28 volontari, gli autori hanno voluto capire
che cosa spinge ogni persona a imboccare l’una o l’altra strada davanti al
grande bivio della vita: restare nel gregge o remare contro?
«La capacità di adattarsi agli
altri e di allinearsi è una caratteristica sociale importante», osserva Chris
Frith, coordinatore del team internazionale. Ma la domanda degli studiosi è
stata: «Questa dote viene regolata dal software o dall’hardware del cervello?
In altre parole, è frutto di un’elaborazione di informazioni o piuttosto è una
caratteristica strutturale? Ebbene, dal nostro studio - riassume Frith -
risulta che, almeno in parte, il conformismo sociale è una questione di
“cablaggio” del cervello».
Per cercare un possibile
indicatore in grado di predire la tendenza di una persona a uniformarsi alle
opinioni altrui - che si tratti di scegliere il partito da votare o cosa
mangiare al ristorante - gli scienziati hanno “preso le misure” al cervello dei
28 volontari arruolati. Per farlo hanno utilizzato una speciale tecnica di
morfometria, applicandola a immagini in 3D ottenute sottoponendo i partecipanti
a risonanza magnetica. Parallelamente, per sondare la loro predisposizione ad
allinearsi alle idee altrui, li hanno invitati a giudicare 20 canzoni prima e
dopo le valutazioni espresse da critici musicali professionisti.
Al termine dell’esperimento, i
ricercatori hanno concluso che l’unica misura anatomica correlata al livello di
“influenzabilità” sociale dei volontari era il volume di materia grigia
localizzata nella corteccia orbitofrontale laterale di entrambi gli emisferi
cerebrali. Non solo. Integrando i risultati del test con quelli ottenuti in un
precedente esperimento, gli studiosi hanno osservato che la “taglia” dell’area
cerebrale identificata condizionava anche le reazioni dei partecipanti alle
critiche espresse da altri verso le loro opinioni. Questo elemento - spiegano
gli scienziati - suggerisce che “l’area del conformismo” ha un ruolo chiave
nella gestione dei conflitti sociali.
Con questo studio, afferma il
primo autore Daniel Campbell-Meiklejohn, «si apre un nuovo capitolo sulle
conseguenze sociali dell’atrofia cerebrale e dello sviluppo cerebrale. Spesso,
infatti, le persone con un danno all’area cerebrale individuata mostrano
cambiamenti nella personalità o nel modo di interagire con gli altri».
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