lunedì 3 ottobre 2011


STATI UNITI - Donatore di sperma ritrova i suoi 75 figli - Grazie a un reality show incontra i primi due bambini di Simona Marchetti, 01 ottobre 2011, Il Corriere della Sera

MILANO - Quando il 33enne avvocato Ben Seisler decise di donare il proprio sperma alla «Fairfax Cryobank» in Virginia per pagarsi gli studi di legge alla George Mason University (gli davano 150 dollari a prelievo), non pensava certo che un giorno si sarebbe ritrovato ad essere il padre biologico di ben 75 figli, senza contare quelli che sono ancora in arrivo (si parla di una cifra compresa fra i 120 e 140). E invece è esattamente quello che è successo e la storia è venuta fuori grazie al docu-reality Style Exposed: Sperm Donor, in onda lo scorso 27 settembre sulla tv americana Style Network, che non solo ha intervistato Seisler ma ha pure registrato l’incontro (avvenuto lo scorso maggio) fra l’avvocato e due dei suoi bambini (un maschietto di 7 anni e una femmina di 4), nati da una mamma single di Seattle che usò il suo sperma per concepire.

MAMMA SINGLE - La donna, di nome Sharon, è stata contattata dai responsabili dello show grazie a Wendy Kramer, la mamma single del Colorado che nel 2000 aprì il Donor Sibling Registry, una sorta di gigantesco database in grado di mettere in contatto i bambini concepiti tramite un donatore di sperma con i padri biologici e i fratellastri: basta inserire il numero identificativo fornito dalla banca del seme e controllare se ci sono corrispondenze. Sharon si era iscritta al registro quattro anni fa e lì aveva scoperto “il papà” dei suoi figli, ovvero Seisler, che vi si era iscritto nel 2005, postando in forma anonima il numero che gli avevano dato alla banca del seme (il 2149).


«Cara, ho 75 figli sparsi nel mondo»
La confessione di Seisler alla moglie
I MESSAGGI - «Dopo appena una settimana ricevetti la mail di una mamma che aveva usato il mio sperma – ha raccontato l’avvocato al Boston Globe», – e in breve tempo le risposte si moltiplicarono al punto che divenne impossibile tenere il conto. Ora so di avere 75 figli, ma stando ai miei calcoli ho ragione di pensare che possano essere fra i 120 e i 140. Alcuni messaggi mi ringraziavano per quello che avevo fatto, mentre altri mi chiedevano se mi faceva piacere essere contattato dai bambini quando fossero cresciuti». Pare che finora oltre 15 dei suoi “figli” lo abbiano contattato per conoscerlo, ma le richieste sarebbero in continuo aumento (e di certo dopo la visione del documentario il numero è destinato a salire). «Inizialmente, sono rimasto un tantino scioccato dalla richiesta di conoscermi – ha proseguito Seisler - ma poi mi sono reso conto che aiutare le persone a farsi una famiglia è qualcosa di realmente commovente. Quanto al mio incontro coi due bambini di Seattle, è stato tutto abbastanza strano, perché se da un lato sono i miei figli biologici, dall’altro non lo sono, perché non li sto crescendo io e non ho alcun controllo sul modo in cui vengono educati».

EGOISMO - Un atteggiamento che è stato definito «egoista» dalla moglie di Seisler (all'epoca però erano ancora fidanzati), che non solo non era a conoscenza del cospicuo numero di figli del marito ma non si è nemmeno preoccupata di nascondere tutto il suo disappunto nell’apprendere la notizia davanti alle telecamere dello show. Nel filmato, la donna, visibilmente sotto choc dopo la confessione di Seisler durante una cena, ammette di avere dei problemi «a pensare che tu possa avere 50, 60 o 70 discendenti biologici (non riesce a definirli «figli», ndr) perché non mi sono resa conto di quanti fossero. Ritengo che tu sia stato egoista: hai mai pensato alle conseguenze?». Evidentemente Seilser non l’ha fatto, ma a Seattle ci sono due bambini che sono genuinamente contenti che il loro «papà» non abbia pensato alle possibili conseguenze. «Se avessi potuto scegliere un padre per i miei nipotini – ha raccontato al giornale Usa la nonna dei due ragazzini - non avrei potuto scegliere qualcuno più perfetto di Ben».

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