STATI UNITI - Donatore di sperma ritrova i suoi 75 figli - Grazie a un
reality show incontra i primi due bambini di Simona Marchetti, 01 ottobre 2011,
Il Corriere della Sera
MILANO - Quando il 33enne
avvocato Ben Seisler decise di donare il proprio sperma alla «Fairfax Cryobank»
in Virginia per pagarsi gli studi di legge alla George Mason University (gli
davano 150 dollari a prelievo), non pensava certo che un giorno si sarebbe
ritrovato ad essere il padre biologico di ben 75 figli, senza contare quelli
che sono ancora in arrivo (si parla di una cifra compresa fra i 120 e 140). E
invece è esattamente quello che è successo e la storia è venuta fuori grazie al
docu-reality Style Exposed: Sperm Donor, in onda lo scorso 27 settembre sulla
tv americana Style Network, che non solo ha intervistato Seisler ma ha pure
registrato l’incontro (avvenuto lo scorso maggio) fra l’avvocato e due dei suoi
bambini (un maschietto di 7 anni e una femmina di 4), nati da una mamma single
di Seattle che usò il suo sperma per concepire.
MAMMA SINGLE - La donna, di nome
Sharon, è stata contattata dai responsabili dello show grazie a Wendy Kramer,
la mamma single del Colorado che nel 2000 aprì il Donor Sibling Registry, una
sorta di gigantesco database in grado di mettere in contatto i bambini
concepiti tramite un donatore di sperma con i padri biologici e i fratellastri:
basta inserire il numero identificativo fornito dalla banca del seme e
controllare se ci sono corrispondenze. Sharon si era iscritta al registro
quattro anni fa e lì aveva scoperto “il papà” dei suoi figli, ovvero Seisler,
che vi si era iscritto nel 2005, postando in forma anonima il numero che gli
avevano dato alla banca del seme (il 2149).
«Cara, ho 75 figli sparsi nel
mondo»
La confessione di Seisler alla
moglie
I MESSAGGI - «Dopo appena una
settimana ricevetti la mail di una mamma che aveva usato il mio sperma – ha
raccontato l’avvocato al Boston Globe», – e in breve tempo le risposte si
moltiplicarono al punto che divenne impossibile tenere il conto. Ora so di
avere 75 figli, ma stando ai miei calcoli ho ragione di pensare che possano
essere fra i 120 e i 140. Alcuni messaggi mi ringraziavano per quello che avevo
fatto, mentre altri mi chiedevano se mi faceva piacere essere contattato dai
bambini quando fossero cresciuti». Pare che finora oltre 15 dei suoi “figli” lo
abbiano contattato per conoscerlo, ma le richieste sarebbero in continuo
aumento (e di certo dopo la visione del documentario il numero è destinato a
salire). «Inizialmente, sono rimasto un tantino scioccato dalla richiesta di
conoscermi – ha proseguito Seisler - ma poi mi sono reso conto che aiutare le
persone a farsi una famiglia è qualcosa di realmente commovente. Quanto al mio
incontro coi due bambini di Seattle, è stato tutto abbastanza strano, perché se
da un lato sono i miei figli biologici, dall’altro non lo sono, perché non li
sto crescendo io e non ho alcun controllo sul modo in cui vengono educati».
EGOISMO - Un atteggiamento che è
stato definito «egoista» dalla moglie di Seisler (all'epoca però erano ancora
fidanzati), che non solo non era a conoscenza del cospicuo numero di figli del
marito ma non si è nemmeno preoccupata di nascondere tutto il suo disappunto
nell’apprendere la notizia davanti alle telecamere dello show. Nel filmato, la
donna, visibilmente sotto choc dopo la confessione di Seisler durante una cena,
ammette di avere dei problemi «a pensare che tu possa avere 50, 60 o 70
discendenti biologici (non riesce a definirli «figli», ndr) perché non mi sono
resa conto di quanti fossero. Ritengo che tu sia stato egoista: hai mai pensato
alle conseguenze?». Evidentemente Seilser non l’ha fatto, ma a Seattle ci sono
due bambini che sono genuinamente contenti che il loro «papà» non abbia pensato
alle possibili conseguenze. «Se avessi potuto scegliere un padre per i miei
nipotini – ha raccontato al giornale Usa la nonna dei due ragazzini - non avrei
potuto scegliere qualcuno più perfetto di Ben».
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