FRANCIA: PROMUOVERE CON URGENZA LE CURE PALLIATIVE - La replica
dell'Alleanza VITA alle dichiarazioni del presidente Hollande
ZI12071812 - 18/07/2012
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ROMA, mercoledì, 18 luglio 2012
(ZENIT.org).– In Francia, l’Alleanza VITA ha replicato all’intervento del
presidente François Hollande, in materia di fine vita con un comunicato
intitolato Una presa di coscienza, ma una pericolosa ambiguità, nel quale VITA
osserva che l’eutanasia è “incompatibile” con le cure palliative.
Il presidente della Repubblica
francese si è infatti recato ieri, martedì 17 luglio, al pionieristico Centro
di cure palliative di Notre Dame du Lac, fondato in modo profetico nel 1946 a
Rueil-Malmaison (un comune nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine, nella
periferia occidentale di Parigi) da una congregazione di suore, le Oblate
dell’Eucaristia, e oggi gestito dalla comunità protestante delle Diaconesse di
Reuilly. L’edificio è stato completamente ristrutturato nel 2004 e, dal momento
della sua fondazione è aperto a tutti.
Alleanza VITA afferma di aver preso
atto delle dichiarazioni del presidente della Repubblica, il quale ha
annunciato una riforma delle cure palliative e la riapertura del dibattito in
materia di fine vita con una missione affidata al professor Didier Sicard,
presidente emerito del Comitato Consultivo Nazionale di Etica (CCNE) .
In linea di principio, VITA
“saluta la constatazione fatta dal presidente della Repubblica quando rileva la
grave insufficienza dell’offerta di cure palliative di alimentazione e
riconosce che non hanno solo un costo ma costituiscono anche un investimento
per tutta la società”.
VITA invita a lottare contro il
dolore. “È quello che traspare dalle situazioni affidate al servizio di ascolto
«SOS Fin de vie»: un sereno accompagnamento dei pazienti gravemente malati all’avvicinarsi
della morte contribuisce alla pace
sociale. Smorza del resto la stragrande maggioranza delle richieste di
eutanasia, specialmente se chi li assiste è ben formato nella lotta contro il
dolore”.
Sull’altro fronte, Alleanza VITA
invita ad “un grande lavoro di spiegazione, di promozione e di sviluppo delle
cure palliative” e osserva che “gran parte dei francesi ignora ancora il
prezioso contributo delle cure palliative”.
Il movimento si dichiara anche
“pronto a partecipare alla concertazione sul tema di fine della vita sotto
l’egida del professor Didier Sicard”.
Xavier Mirabel, presidente di
Alleanza VITA e medico esperto del servizio di ascolto «SOS Fin de vie», ha
ricordato che l’eutanasia è “incompatibile” con le cure palliative. “Se noi
speriamo che questa visita segna un progresso nella comprensione delle cure
palliative dal presidente della Repubblica, il suo discorso al termine della
visita resta ambiguo: François Hollande può allo stesso tempo congratularsi
della legge Leonetti, approvata all’unanimità, che respinge chiaramente
l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, e considerare di aprire la porta ad
«un atto medico assunto» che non può essere altro che una iniezione letale?”,
ha detto l’oncologo.
“Ricordo che il movimento delle
cure palliative – ha proseguito - ritiene chiaramente l’eutanasia incompatibile
con le cure palliative. VITA rimane dunque particolarmente vigile di fronte a
qualsiasi idea di considerare l’iniezione letale come un atto medico,
l’espressione usata da François Hollande. Siamo anche molto preoccupati di
vedere oggi l’eutanasia presentata come un’eccezione. Come attestano gli esempi
belgi ed olandesi, un divieto tanto fondamentale per la fiducia
assistenti-assistiti sprofonda rapidamente quando viene aperta la porta all’eccezione”.
Impegnata nella sensibilizzazione
a favore delle cure palliative, contro l’accanimento terapeutico e contro
l’eutanasia, VITA gestisce il servizio di aiuto e di ascolto «SOS Fin de vie» e
viene regolarmente convocata in udienza dal Parlamento sul tema. Durante la
campagna presidenziale, VITA ha realizzato un “Giro di Francia della
Solidarietà” in 50 città contro la tentazione dell’eutanasia e per la
promozione delle cure palliative.
[Traduzione dal francese a cura
di Paul De Maeyer]
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