Sla: ricerca italia-Usa scopre un nuovo gene che la causa, giovedì 19
luglio 2012, http://salute.agi.it
(AGI) - Roma, 18 lug. - Nuova
luce sulle cause della Sla. Un team di ricercatori italiani e di varie
nazionalita' Nord Americane ed Europee ha scoperto il legame tra la malattia e
il gene codificante per Profilina 1. Lo studio e' stato condotto dal consorzio
guidato dal Prof. John E. Landers del Dipartimento di Neurologia
dell'Universita' del Massachusetts grazie al contributo fondamentale di due
Istituti Scientifici di eccellenza milanesi, a riprova di una piu' che
decennale collaborazione. Hanno contribuito in modo determinante alla scoperta
l' IRCCS Istituto Auxologico Italiano - Universita' degli Studi di Milano,
Centro "Dino Ferrari", e l'apporto decisivo della Fondazione IRCCS
Istituto Neurologico "Carlo Besta". Lo studio si e' avvalso del
contributo clinico del Prof. Gabriele Siciliano dell'Universita' di Pisa. La
ricerca e' stata realizzata grazie al sostegno di AriSLA - Fondazione Italiana
di Ricerca per la SLA - nell'ambito del progetto ExomeFALS. La SLA e' una
malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni (le cellule del sistema
nervoso che comandano i muscoli), determinando la paralisi progressiva di tutta
la muscolatura scheletrica. Per questa malattia, nota anche al grande pubblico
per avere colpito famosi atleti e calciatori, non esiste, a tutt'oggi, terapia
efficace. Utilizzando una tecnologia innovativa chiamata "exome
sequencing", che consente di sequenziare le regioni codificanti dell'
intero genoma, i ricercatori hanno scoperto che il 2-3% di tutti i pazienti
affetti da una forma genetica di SLA risultano portatori di mutazioni nel gene
PFN1 che nelle cellule codifica per la proteina Profilina 1. "Profilina 1
- spiega il Prof. Vincenzo Silani - e' una proteina fondamentale per il
citoscheletro, l'insieme delle strutture che costituiscono
l'"impalcatura" delle cellule e che permettono il trasporto di
organelli all'interno delle medesime. Profilina 1 regola il corretto
assemblaggio delle molecole di actina nei microfilamenti ed e' indispensabile
quindi per la maturazione e il corretto funzionamento dei motoneuroni. Con le
nostre ricerche abbiamo dimostrato come le mutazioni di PFN1 trovate nei
pazienti affetti da SLA alterano il legame con l'actina, riducendo la formazione
di microfilamenti ed, da ultimo, impedendo il corretto sviluppo delle fibre
nervose (assoni e dendriti) motoneuronali. Gli esperimenti effettuati hanno
anche evidenziato come la proteina mutata diventi insolubile formando aggregati
che "soffocano" la cellula". .
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