Gli italiani bocciano le nozze gay - Il 54% dei votanti Pd è però
favorevole ai matrimoni omosex di Nicola
Cesare , il Retroscena.it, da http://www.italiaoggi.it
La recente querelle sui matrimoni
gay, tutta interna al Partito democratico, ha riportato sotto i riflettori il
dibattito sui temi sensibili, che da tempo erano stati oscurati, nell'agenda
politica, da quelli economici, inevitabilmente più all'ordine del giorno a
causa della crisi in atto. L'episodio, in sé, ha dimostrato ancora una volta
come sui temi etici nel paese esistano sensibilità profondamente differenti e
come queste possano presentarsi addirittura nel medesimo partito, generando una
convivenza non semplice. Ma non è solo un problema del Pd. I temi etici
costituiscono una difficoltà per ogni partito di «massa», che aspiri a
ricomprendere al suo interno un arco di posizioni ampio, in quanto, per loro
natura, si tratta di argomenti che generano, nell'elettorato di riferimento,
posizioni nette e spesso irriducibili, ancorate a convinzioni profonde e dunque
non aperte a mediazioni.
Difficile dunque trovare un punto
di incontro che comprenda punti di vista spesso opposti. A prescindere dalle
linee politiche dei partiti, che non sempre sono perfettamente sovrapponibili
al sentiment dei loro stessi elettorati di riferimento, è quindi opportuno
rilevare quale sia davvero il sentire degli italiani sul tema dei diritti per
le coppie dello stesso sesso e come le valutazioni cambino in base agli
orientamenti politici e in particolare agli elettorati di riferimento dei tre
partiti che attualmente compongono la maggioranza di governo, ovvero Pdl, Pd,
che potenzialmente potrebbero trovarsi a legiferare insieme in materia.
Due ipotesi differenti. È inoltre
fondamentale capire quanto e in che modo gli italiani siano disponibili ad
accettare il riconoscimento di diritti per questo tipo di unioni. Dunque il
punto di partenza deve essere necessariamente quello di dividere in maniera
chiara le due principali opzioni che la politica sembra intenzionata ad
assumere per regolare questa materia. Da una parte l'istituzione delle unioni
civili. E, dall'altra, il riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso
sesso. Due ipotesi legislative differenti che spesso, per una mancanza di
corretta informazione, si confondono sovrapponendosi e dando quindi origine a
valutazioni generali e superficiali nell'opinione pubblica.
Le unioni civili. Il primo dato
riguarda l'analisi sulle «unioni civili con diritti reciproci e pubblici tra
conviventi», e riporta come gli italiani siano notevolmente favorevoli a questa
ipotesi, addirittura con il 71% del campione generale. Analizzando i voti per
orientamento politico, si vede che anche nel Pdl prevalgono i favorevoli con il
59%, mentre nel Pd i favorevoli salgono ben oltre, fino al 78%. Nell'Udc invece
prevalgono nettamente le posizioni contrarie, con il 79% degli elettori che si
esprimono contro questa ipotesi.
I matrimoni gay. Per quanto
riguarda il riconoscimento del «matrimonio fra persone dello stesso sesso», in
Italia prevale una maggioranza di contrari con il 57% del campione generale. In
questo caso però gli elettori del Pdl sono contrari con una percentuale molto
elevata ben il 76%. Gli elettori del Pd invece si dimostrano favorevoli, seppur
di poco, anche a questa proposta, in misura del 54%. Infine, gli elettori
dell'Udc bocciano sonoramente il matrimonio gay, con una percentuale dell'89%.
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