giovedì 26 luglio 2012


Gli italiani bocciano le nozze gay - Il 54% dei votanti Pd è però favorevole ai matrimoni omosex  di Nicola Cesare , il Retroscena.it, da http://www.italiaoggi.it

La recente querelle sui matrimoni gay, tutta interna al Partito democratico, ha riportato sotto i riflettori il dibattito sui temi sensibili, che da tempo erano stati oscurati, nell'agenda politica, da quelli economici, inevitabilmente più all'ordine del giorno a causa della crisi in atto. L'episodio, in sé, ha dimostrato ancora una volta come sui temi etici nel paese esistano sensibilità profondamente differenti e come queste possano presentarsi addirittura nel medesimo partito, generando una convivenza non semplice. Ma non è solo un problema del Pd. I temi etici costituiscono una difficoltà per ogni partito di «massa», che aspiri a ricomprendere al suo interno un arco di posizioni ampio, in quanto, per loro natura, si tratta di argomenti che generano, nell'elettorato di riferimento, posizioni nette e spesso irriducibili, ancorate a convinzioni profonde e dunque non aperte a mediazioni.

Difficile dunque trovare un punto di incontro che comprenda punti di vista spesso opposti. A prescindere dalle linee politiche dei partiti, che non sempre sono perfettamente sovrapponibili al sentiment dei loro stessi elettorati di riferimento, è quindi opportuno rilevare quale sia davvero il sentire degli italiani sul tema dei diritti per le coppie dello stesso sesso e come le valutazioni cambino in base agli orientamenti politici e in particolare agli elettorati di riferimento dei tre partiti che attualmente compongono la maggioranza di governo, ovvero Pdl, Pd, che potenzialmente potrebbero trovarsi a legiferare insieme in materia.

Due ipotesi differenti. È inoltre fondamentale capire quanto e in che modo gli italiani siano disponibili ad accettare il riconoscimento di diritti per questo tipo di unioni. Dunque il punto di partenza deve essere necessariamente quello di dividere in maniera chiara le due principali opzioni che la politica sembra intenzionata ad assumere per regolare questa materia. Da una parte l'istituzione delle unioni civili. E, dall'altra, il riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. Due ipotesi legislative differenti che spesso, per una mancanza di corretta informazione, si confondono sovrapponendosi e dando quindi origine a valutazioni generali e superficiali nell'opinione pubblica.

Le unioni civili. Il primo dato riguarda l'analisi sulle «unioni civili con diritti reciproci e pubblici tra conviventi», e riporta come gli italiani siano notevolmente favorevoli a questa ipotesi, addirittura con il 71% del campione generale. Analizzando i voti per orientamento politico, si vede che anche nel Pdl prevalgono i favorevoli con il 59%, mentre nel Pd i favorevoli salgono ben oltre, fino al 78%. Nell'Udc invece prevalgono nettamente le posizioni contrarie, con il 79% degli elettori che si esprimono contro questa ipotesi.

I matrimoni gay. Per quanto riguarda il riconoscimento del «matrimonio fra persone dello stesso sesso», in Italia prevale una maggioranza di contrari con il 57% del campione generale. In questo caso però gli elettori del Pdl sono contrari con una percentuale molto elevata ben il 76%. Gli elettori del Pd invece si dimostrano favorevoli, seppur di poco, anche a questa proposta, in misura del 54%. Infine, gli elettori dell'Udc bocciano sonoramente il matrimonio gay, con una percentuale dell'89%.

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