venerdì 21 settembre 2012


Polonia: bocciate le nozze gay presentate dal partito laicista “Palikot” - http://www.uccronline.it/

Come per quanto accaduto in Germania il mese scorso , anche per la bocciatura delle nozze gay in Polonia i grandi quotidiani italiani hanno preferito tacere. Tuttavia la proposta del partito anticlericale “Palikot” (contrario comunque all’adozione dei minori da parte delle coppie gay), e dei social-democratici è stata respinta dai tre quarti dell’assemblea poiché ritenuta incostituzionale (una decisione simile è statapresa quasi contemporaneamente dalla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto delle Hawaii). Tuttavia, il Primo Ministro Donald Tusk, ha annunciato la presentazione a settembre di un progetto alternativo sulle unioni civili, molto più restrittivo: esso prevede il diritto all’eredità in caso di morte di uno dei due conviventi, ma esclude agevolazioni fiscali, ed impone l’obbligo degli alimenti in caso separazione.
Secondo un sondaggio , i due terzi dei polacchi sono contrari alla registrazione civile delle coppie omosessuali, contro il 23 per cento dei favorevoli. La maggioranza delle persone intervistate si è dichiarata favorevole al riconoscimento soltanto di alcune agevolazioni alle coppie di fatto, come quelle patrimoniali e il diritto di visita e di assistenza nel caso di malattia o ricovero dell’altro convivente. Nonostante questo, gli omosessuali ritengono comunqueche la Polonia sia «una meta eccellente per gay e lesbiche».
Al partito anticlericale di sinistra, Palikot, è stato dato in modo originale il nome dal suo fondatore, Janusz Palikot (un ennesimo caso di culto della personalità in ambito laicista?), il quale ha proposto come programma politico la legalizzazione dell’aborto, della fecondazione assistita, del matrimonio gay, della legalizzazione delle droghe leggere e l’espulsione della religione cattolica dalle scuole.  No, non dev’essere un tipo molto equilibrato e infatti la sua biografia parla chiaro.
Persona tanto violenta che in Polonia è stato coniato  addirittura un termine dal suo nome, “palikotyzacja”, per definire un comportamento volgare in luogo pubblico e l’uso di oggetti non convenzionali nei discorsi pubblici. Nel 2007 si è infatti presentato nel corso di una conferenza stampa indossando una t-shirt con la scritta: “Io sono gay”, pochi mesi dopo con un vibratore definito da lui “oggetto simbolo di diritto e della giustizia usato dalle forze dell’odine”. Nel 2008 Palikot ha definito pubblicamente il Presidente polacco un “idiota”, mentre poco tempo dopo si è presentato in conferenza stampa con una testa di maiale macellato per dichiarare guerra ai funzionari corrotti della Federcalcio polacca. Nel gennaio 2009 sul suo blog si è domandanto se il fratello del presidente polacco, Jarosław Kaczyński, fosse gay, mentre nel 2010ha affermato che il defunto presidente Lech Kaczyński avrebbe avuto “le mani sporche di sangue”, incolpando suo fratello per l’incidente aereo presidenziale a Smolensk. Il 20 gennaio 2012 ha minacciato di fumarsi una canna in Parlamento nel tentativo di ottenere la legalizzazione della droga. Questa sarebbe la proposta come primo ministro ai cittadini polacchi da parte del movimento laicista e anticlericale.
In Francia invece, per le ultime legislative, la proposta anticlericale è stata invece la pornostar Céline Bara, atea, di estrema sinistra, anti religiosa, anti capitalista e neo staliniana. Il suo programma era la chiusura di tutti i luoghi di culto, un corso di iniziazione al piacere a scuola e la sterilizzazione alla nascita dei disabili mentali e fisici. La Bara ha inoltre scontato 18 mesi di prigione per aver aggredito insieme al marito un attore porno a colpi di pistola.

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