“Ellaone” non convince i
ginecologi - Francesco Ognibene - 18 settembre 2012 - http://www.avvenire.it
La diffusione di EllaOne, la
«pillola dei cinque giorni», è sinora molto al di sotto della aspettative
cullate dai promotori del suo ingresso anche nelle farmacie italiane, con 5mila
confezioni vendute dall’avvio della commercializzazione (il 2 aprile) a oggi.
Dopo l’anticipazione su «è vita» di giovedì scorso della cifra relativa alle
confezioni vendute dalla filiale italiana di Hra Pharma (l’azienda francese
produttrice del farmaco e di altri "contraccettivi d’emergenza", in
realtà con implicazioni abortive), ora emerge anche il dato sullo scetticismo
dei ginecologi: secondo un’indagine condotta dalla Società medica italiana di
contraccezione, a non prescrivere EllaOne è infatti il 70% degli specialisti.
Approvando il prodotto, già
disponibile in 21 Paesi europei, l’Agenzia italiana del farmaco infatti adottò
il parere del Consiglio superiore di sanità disponendo che la prescrizione
della «pillola dei cinque giorni» – che dovrebbe prevenire o interrompere una
gravidanza appena iniziata, se assunta entro 120 ore – avvenga solo in presenza
di un test negativo di maternità. L’Italia è l’unico Paese, tra i 24 dove il
contraccettivo è in commercio, che ha adottato questa cautela: la pillola
infatti ha un’azione «antinidatoria», impedendo cioè l’annidamento nell’utero dell’embrione
eventualmente formato. E se la vita umana inizia dal concepimento – come tutte
le evidenze scientifiche certificano –, impedire chimicamente che possa
radicarsi nella sua sede naturale equivale a provocare un aborto, per quanto
molto precoce.
Con buona pace dei sostenitori
della liberalizzazione dei contraccettivi. I ginecologi mostrano di saperlo e
di aver capito le ragioni del test preventivo (la percentuale di chi non
prescrive EllaOne peraltro ricalca quella degli obiettori) e si attengono alle
indicazioni delle autorità sanitarie per un farmaco assai più potente di un
comune contraccettivo e delle stesse «pillole del giorno dopo», tanto da essere
assimilato dai farmacologi alla pillola abortiva Ru486 più che a queste. Su un
mercato italiano dei «contraccettivi d’emergenza» volato fino a 350mila
confezioni l’anno, le poche centinaia di scatole di EllaOne sono ancora poca
cosa. Ma HraPharma festeggia ugualmente: il suo fatturato mondiale quest’anno
supererà per la prima volta i 50 milioni di euro.
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