venerdì 14 settembre 2012


Argentina: un anno terribile contro la vita e la famiglia - Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân -Newsletter n.416 | 2012-09-14 - http://www.vanthuanobservatory.org/

Negli ultimi anni l’Argentina ha vissuto e vive cambiamenti profondi e radicali in materia di diritti individuali, ciò che rappresenta un violento attacco ai principi e ai valori cristiani sui quali si è formata l’identità della nazione. L’esaltazione e la diffusione mediatica dei criteri relativisti, così come della cosiddetta ideologia del genere, in disprezzo degli autentici valori umani e cristiani, hanno plasmato i diversi progetti legislativi.

Basti citare la legge sulla cosiddetta “morte degna” che permette l’eutanasia passiva. In determinate condizioni gli aventi diritto e i rappresentanti dei pazienti potranno rifiutare i procedimenti di idratazione e alimentazione che mantengono in vita i loro cari (La legge è stata promulgata  il 24 maggio 2012).

E’ stata anche affrontata la “fecondazione assistita”, progetto approvato dalla Camera dei Deputati e ora all’esame del Senato. La legge permette la manipolazione genetica e l’assistenza medica a tutto il procedimento tendente al conseguimento della gravidanza. Inoltre stabilisce che il servizio sanitario pubblico garantisca «le prestazioni relative a quanto l’Organizzazione mondiale della sanità definisce come riproduzione medicalmente assistita, le quali comprendono: l’induzione dell’ovulazione, la stimolazione ovarica controllata; l’attivazione dell’ovulazione; le tecniche di riproduzione assistita; l’inseminazione intrauterina, intracervicale o intravaginale con gameti del coniuge, convivente o no, o di un donatore, secondo i criteri che saranno stabiliti dell’autorità esecutiva».

Il progetto di legge chiamato della “identità di genere” parte dal disconoscimento della realtà biologica delle persone. Pretende di sradicare in un volontarismo revocabile la determinazione della identità della persona come una “reinvenzione” della stessa in conformità all’“autopercezione” che ognuno ha o “sente” di avere di se stesso, senza richiedere nessun fondamento scientifico né eticamente oggettivo della decisione presa. La legge 27642 è stata promulgata il 24 maggio 2012.

Il progetto chiamato “femmicidio” di cui è ancora in corso l’esame presso la Camera dei Senatori, non si limita a stabilire una punizione maggiore in caso di omicidio commesso contro una donna a determinate condizioni, ma estende le proprie prescrizioni a tutte le situazioni che implichino una “violenza di genere”, sovraesponendo questi casi ad altri che meriterebbero uguale trattamento, come l’infanticidio, l’omicidio di persone anziane o di persone disabili.

Da parte sua e in linea con questi passi legislativi, il progetto di riforma integrale del Codice Civile apre la possibilità dell’”utero in affitto”, elimina i doveri coniugali di fedeltà e rispetto e permette che ogni coppia stabilisca i termini economici nel suo contratto matrimoniale. I Vescovi, anche di recente, hanno espresso tutto il loro dissenso rispetto a questi aspetti del nuovo codice.  A questo si aggiungono le sentenze della Corte suprema di Giustizia in materia di depenalizzazione dell’aborto in caso di violenza e della detenzione di marihuana per uso personale

Daniel Passaniti

Traduzione dallo spagnolo di Benedetta Cortese.


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