TRAPIANTO TRA VIVENTI - Nanni Costa: non ci saranno abusi - 14
settembre 2012 - http://www.avvenire.it
«Anche se riguarderà poche
persone, questa legge costituisce un passo importante e la interpreto come un
segno di attenzione del Parlamento per il mondo dei trapianti» osserva
Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti.
Chi potrà trarre beneficio dalla
nuova legge?
La popolazione di pazienti
interessata raggiunge le poche unità all’anno. Si tratta per lo più di bambini
con fibrosi cistica, che potrebbero ricevere un lobo del polmone dal padre e
uno dalla madre. Sono interventi di altissima complessità, che potranno essere
effettuati solo in pochi centri trapianti, autorizzati secondo criteri che
staranno fissati dal Consiglio superiore di sanità. Nei prossimi mesi si
definirà la procedura tra ministero e regioni.
Per il servizio sanitario è
vantaggioso il rapporto costo-beneficio?
Anche se il vantaggio sarà per
poche persone (bambini o adulti di piccole dimensioni), fosse anche una
all’anno, non per questo mi sembra da scartare. C’è sicuramente una questione
di impatto sanitario, ma ogni vita è una vita. Per l’intestino saranno
probabilmente ancora meno che per il polmone, il pancreas può essere necessario
in alcuni casi di diabete con complicanze. Mi pare importante che si tenga una
strada aperta.
La donazione di organi tra
viventi può nascondere abusi?
Credo che il rischio di abusi sia
scongiurato dal fatto che il nostro sistema è molto rigoroso. Innanzi tutto
occorrerà concentrare la casistica in pochi centri. E poi, penso al caso del
trapianto di rene da vivente, le nostre procedure sono molto rigide: si passa
dall’autorizzazione di un magistrato, e poi al vaglio di una commissione
specifica. Credo che da noi siano presenti le opportune garanzie che non ci
saranno abusi.
Enrico Negrotti
© riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento